UN ANNO DI CRESCITA E CONFERME. MANCA POCO (SUL MERCATO E NON SOLO) PER ENTRARE NELLA STORIA
Gran bel Natale viola, non c'è che dire. Con il petto gonfio (e la pancia piena) come si addice alle festività. Il tifoso viola, quest'anno, si è seduto a tavola orgoglioso dell'annata della Fiorentina, e soprattutto speranzoso per un 2014 ricco di soddisfazioni. D'altronde le prospettive sono ottime. Sia per la vista che si gode sulla classifica al quarto posto, sia per i possibili scenari europei che potrebbero rendere la primavera caldissima. Negli occhi, e tra i brindisi, infondo, brillano ancora le quattro gemme contro la Juve, e più in generale le "pepite" disseminate qua e là lungo un cammino diviso tra la rabbia per l'esito della passata stagione, e l'entusiasmo per il presente.
Un anno dopo la rinascita, d'altronde, la Fiorentina ha consolidato la propria posizione di quarta forza in gioco, con legittime aspirazioni di riprendersi fior di rivincite in Europa. La società c'è riuscita con passi in avanti, mosse importanti sul mercato e un ulteriore rinforzo al rapporto ricostruito con la città, la tifoseria e, perchè no, anche con quelle istituzioni che (chissà quando) un giorno potrebbero idealmente convogliare a nozze sul progetto di un nuovo stadio. Insomma, un po' sotto ogni aspetto, la Fiorentina si è confermata pur crescendo, migliorando ed evitando di ripetere determinati errori del passato.
E in parallelo lo stesso hanno fatto sul campo Montella e i suoi giocatori, con picchi di merito nei casi di Rodriguez, Borja Valero e Rossi in attesa che nel mezzo ci finisca anche Mario Gomez. Pur con tutte le difficoltà capitate lungo la strada (oltre al tedesco, Montella, ha dovuto fare a meno del miglior Pizarro e tenere alta la concentrazione in Europa giocando ogni tre giorni) il calcio della Fiorentina resta tra i più gradevoli, e tra i migliori. E i risultati lo confermano.
Manca poco perciò per spiccare il volo ed entrare nella storia. Magari con vittorie da incorniciare a metà marzo. E per colmare quel gap basterebbe poco anche sul mercato dove siamo convinti che Pradè e Macia sapranno ripetere i recenti exploit. Su questo aspetto, tra l'altro, la stessa società può giocarsi l'occasione di competere per la Champions. Con Milan e Lazio fuori causa, e fondamentalmente in piena bagarre con Napoli e Inter per il terzo posto, un piccolo sforzo sul mercato potrebbe rivelarsi decisivo. Non provarci significherebbe mettere a rischio quella voglia sempre più incontenibile dei Della Valle di vincere qualcosa.Evitare in sintesi di sprecare l'occasione, prendendo spunto dal passato.
Aspetto, quest'ultimo, sul quale la stessa attuale dirigenza, pur con tutti i progressi fin qui detti, può ancora migliorarsi. Rendendo più trasparente la comunicazione, evitando ripetersi di incomprensioni come nel caso di Gomez, aprendo gli allenamenti (non necessariamente a metà settimana, perchè è giusto che Montella non dia vantaggi agli avversari, ma magari semplicemente di lunedì o martedì alla ripresa). E anche cominciando a guardarsi ancora più intorno nel panorama mediatico. Andando cioè a considerare la stampa come risorsa e non come avversario, e considerando la stessa informazione a 360°. Dando il giusto peso al mondo del web sempre più in crescita ma, ahinoi, ancora oggi fin troppo snobbato. I primi a godere di questa ulteriore crescita, infondo, sarebbero soprattutto i tifosi viola.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it