TUTTO IN GHIACCIO FINO A GIUGNO: TOCCA AI DELLA VALLE DECIDERE. DITECI CHE FIORENTINA SARÀ. SI PARLA DI RUOLI, MA CONTANO I PROGRAMMI. EVITATECI UN NUOVO GATTOPARDO VIOLA
Sappiamo tutto, non sappiamo niente. Partiamo da qui, da un paradosso che celebra un frangente di grande incertezza. Si naviga nel mare dei comunicati e dei summit, ma ancora non ci sono novità. Il presente è tempestoso, il domani nebuloso. I Della Valle hanno le loro modalità, soprattutto il leader maximo, Diego. Mister Tod’s pondera a lungo le decisioni strategiche e in chiave calcistica fa esattamente il contrario di ciò che desidera la piazza o il mondo mediatico. In soldoni: se il popolo vuole la testa di tizio o caio non gli viene offerta. Magari rotola dopo, in tempi meno sospetti. La riunione in call conference ha messo tutti i manager sotto accusa e altrettanta pressione, ma non c’è nulla di strano, neppure di male, visto la Caporetto di questa stagione (che purtroppo non è ancora finita). Fino a qui tutto chiaro, il padrone ha il diritto-dovere di chiedere spiegazioni ai propri collaboratori, chiedere anche conto dei soldi investiti (si parla di un cifra bel oltre i 150 milioni) a fronte di risultati scadenti sul piano sportivo. Un triennio che inchioda la dirigenza a precise responsabilità: senza Europa e mezza squadra da rifare.
Ma il padrone - l’unico insostituibile in un club a meno che non sia proprio lui a chiamarsi fuori cedendo la società (ma anche di questo non si hanno notizie) - ha pure il dovere-diritto di scegliere, determinare, indicare la politica aziendale e soprattutto gli obiettivi. Ecco, questi ancora non si conoscono. Giugno sarà il mese della verità perché i Della Valle dovranno decidere quale strada seguire. Sarà una Fiorentina da Champions? Da Europa League? Da campionato tranquillo? Per non dire salvezza… Queste le varie declinazioni, vere, verosimili, possibili o improbabili. Questo è quello che conta, altro che i ruoli. Si discute molto di Corvino, della sua posizione e del sostituto di Freitas. Di sicuro Corvino è uno di quelli finiti sulla graticola ed è in discussione. Ma al di là di quello che accadrà e dei vari assestamenti dirigenziali, il vero nodo da sciogliere è il futuro della Fiorentina. Vorremmo capire in tempi brevi quale Fiorentina disegneranno i Della Valle. Non è un problema di ruoli, ma di programmi. Nella speranza che non si riproponga lo schema del gattopardo viola: cambiare tutto per non cambiare nulla.