SI CHIUDE UN 2017 TUTT'ALTRO CHE MEMORABILE, MA ANCHE NEL 2018 C'È SOLO UNA STRADA: QUELLA DELLA CHIAREZZA

31.12.2017 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
SI CHIUDE UN 2017 TUTT'ALTRO CHE MEMORABILE, MA ANCHE NEL 2018 C'È SOLO UNA STRADA: QUELLA DELLA CHIAREZZA

E' stato un anno di attesa, il 2017, e anche per questo un certo sollievo nel salutarlo si avverte. In chiave viola l'anno solare si chiude con quelle sensazioni d'incertezza che avevano aperto l'annata, eppure ancora sufficienti a regalare minimi spiragli di speranza. D'altronde sul rapporto con la città (difficile) si è recentemente espresso Andrea Della Valle, e se il suo intervento non ha propriamente convinto tutti, ha per lo meno chiarito quanta voglia avrebbe il patron di tornare al suo posto.

Sotto questo profilo (e lo hanno scritto e detto praticamente tutti) spetta però soltanto a lui il passo finale, quello in direzione Franchi, magari con una rinnovata dose di pazienza di fronte alla contestazione che ancora ieri si è fatta sentire. Al tempo stesso, così come del resto capita a tutti coloro che fanno parte del mondo del calcio, servirà anche una rinnovata corazza per affrontare recriminazioni talvolta legittime e il più delle volte con radici antiche.

Non ci sono strade alternative, almeno se si vuole allontanare definitivamente l'idea di un cambio di proprietà (peraltro alimentata dagli stessi DV con il comunicato del giugno scorso) né sono possibili ulteriori deleghe ai dirigenti visti i rapporti con una parte della società - è il caso del presidente esecutivo - comunque ai minimi. Non possono bastare, in altri termini, le rassicurazioni di Antognoni o Salica che comunque si sono spesi e molto in questi mesi

Comunque si voglia portare avanti il discorso Fiorentina, spetta soprattutto ai vertici mettere la faccia e tradurre i tanti buoni propositi degli ultimi giorni in atti concreti. Possibilmente con una buona dose di chiarezza. Atti che possano davvero alimentare la crescita del vivaio e del gruppo giovane attualmente a disposizione di Pioli (chiaramente anche con l'aiuto di Corvino e del mercato di gennaio) consentendo alla Fiorentina di mantenere il passo con il lavoro del Comune per il progetto del nuovo stadio.

Anche su questo fronte il 2017 non regala ufficialità sensazionali, seppure i recenti passi in avanti (anche in merito alla pista dell'aeroporto) testimonino uno sviluppo sì lento ma comunque non immobile, ed è per questo che è lecito immaginarsi ulteriore attenzione da parte della proprietà viola. Tanto più se come ventilato dagli stessi dirigenti viola, già nelle prossime settimane dovesse attivarsi anche il discorso per un centro sportivo dedicato al settore giovanile.

Progetti e obiettivi che, nonostante la lontananza dei Della Valle, vanno in una direzione opposta a quella di nuovi soggetti interessati all’acquisto della Fiorentina. Rilanciando l'eventualità di un ritorno della famiglia proprietaria del club, ma soprattutto l'auspicio di un ambiente che solo attraverso l'unità di tutte le componenti può tornare a vivere momenti entusiasmanti.

Si tratta, semmai, di prendere coscienza dei problemi e provare a risolverli da parte di tutti, in primis da parte dei DV, magari seppellendo qualche rancore un po' troppo radicato, e prendendo in considerazione il fatto che se lo stadio si è svuotato non può esser soltanto una questione di attrito con la parte che contesta (e che gira l'Italia in trasferta...). In poche parole: tornare a dare la sensazione di voler semplicemente fare calcio nel miglior modo possibile ed entro i giusti ambiti economico-finanziari.

Del resto, anche nelle prossime trattative del mercato invernale, nessuno si aspetta una pioggia di milioni di euro, ma scelte che funzionino e che si tramutino in campo in uno spettacolo meno prevedibile di quello che la Fiorentina ha offerto per tutto l'arco di questo 2017 tutt’altro che memorabile.

Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it