SE NON SI FA LO STADIO I DELLA VALLE SE NE VANNO. VENERDÌ IL CDA, MA CHE FINE HA FATTO ADV? INTANTO CORVINO CERCA DI CHIUDERE IL PRIMO COLPO. TROPPI NOMI IN ATTESA DI CERTEZZE. TRE ITALIANI NEL MIRINO. GOMEZ E ROSSI ADDIO. ATTESA PER TELLO
Ogni giorno che passa crescono le complicazioni attorno al nuovo stadio. L’ultima è la nuova, che poi nuova non è, rivolta dei grossisti da sempre contrari a lasciare il mercato ortofrutticolo di Novoli. Lo avevano fatto capire da subito. Già alcuni anni fa erano perfino arrivate delle lettere anonime piene di minacce al presidente della Fiorentina Cognigni invitandolo a recedere dall’idea di fare il nuovo stadio nell’area del mercato ortofrutticolo. Poi le resistenze più grosse sembravano finite, invece i commercianti si sono rivolti al Tar per far valere le loro ragioni. Come finirà questa storia?
In questo momento non lo sa nessuno. Il sindaco manifesta ottimismo, ma e’ chiaro che si sta perdendo troppo tempo, uno stadio che doveva essere pronto nel 2011 se fosse stato approvato il primo progetto dei Della Valle, oggi che siamo nel 2016 non è ancora arrivato al completamento dell’iter burocratico. Ammesso e non concesso che tutte le resistenze saranno superate, dalla presentazione del progetto alla fine dello stadio, secondo previsioni ottimistiche si può parlare di date approssimative dal 2020 al 2022. Decisamente troppo.
Una cosa ci sembra chiara e crediamo di non sbagliare: se non dovesse arrivare l’autorizzazione a costruire lo stadio nel giro di un annetto ci sono serie probabilità che i Della Valle possano lasciare la Fiorentina. Il perché è molto semplice, Diego Della Valle ha sempre detto che vivacchiare non è nel suo carattere. Conti alla mano è stato più volte dimostrato che solo da un nuovo stadio con tutti gli annessi e connessi potranno arrivare alla Fiorentina quelle risorse in grado di farla crescere per andare oltre i diritti televisivi e gli incassi attuali e avvicinarsi così alle grandi del nostro campionato. Continuare senza lo stadio e con il fair play finanziario attuale, sarebbe una inutile campagna contro i mulini a vento. Non resta che augurarsi una veloce definizione della vicenda anche se abbiamo l’impressione che i commercianti all’ingrosso siano molto determinati e non sarà facile convincerli al trasferimento.
In attesa, Pantaleo Corvino continua a tessere la sua tela sul mercato nazionale e internazionale. Come vi avevamo anticipato, il mercato viola sarà divertente. Ieri abbiamo contato almeno una trentina di giocatori accostati alla Fiorentina. E’ assai probabile che nessuno di questi diventerà viola. Corvino è abilissimo come pochi a depistare le sue intenzioni e i procuratori ci mettono il carico da novanta. Di sicuro il contatto con il procuratore Ramadani sta suggerendo qualche giocatore con la -ic che piacciono sempre molto. Il nome nuovo potrebbe essere Mihajlovic, quello vecchio Ljaijc anche se i dubbi su questo ritorno sono molti.
L’idea, comunque, è quella di fare una squadra più italiana e allora attenti al ritorno di fiamma per il difensore Goldaniga del Palermo, l’interesse per Padoin jolly della Juve, Ferrari terzino del Crotone e Faragò centrocampista del Novara. Su questi nomi c’è anche il grande esperto Pedullà, gli obiettivi sono certi. Arriveranno? Corvino ha ancora bisogno di capire su chi stringere, il contatto con Sousa in Portogallo è continuo e se dovessero esserci le condizioni non è escluso un colpo entro la settimana.
Fra l’altro venerdì ci sarà un consiglio di amministrazione per la presentazione dei nuovi dirigenti e delle nuove mansioni e sarà l’occasione anche per dare un occhio ai conti e dire a Corvino quale margine di manovra potrà avere. Fra l’altro potrebbe essere l’occasione per rivedere, magari in videoconferenza, Adv che dalla fine del campionato è praticamente sparito e non ha neppure il grande ritorno di Corvino.
A proposito è chiaro che il direttore generale dell’area tecnica dovrà muoversi con un occhio ai bilanci e le plusvalenze saranno le benvenute. Non voglio dire che è stato preso apposta, ma vendere bene è la prima . In uscita Babacar e non solo. Ma prima di decidere ci vorrà tempo. Per Gomez, ad esempio, potrebbe spostare molto il rendimento all’Europeo. La nuova squadra di Rossi la sta cercando il suo procuratore. Per Tello la Fiorentina aspetta la risposta del Barcellona alla proposta di rinnovo del prestito.
Intanto ieri ci sono stati i funerali di Pecos Bill Virgili. La Fiorentina era presente con il gonfalone e il team manager Ripa, ma la storia di questo grande giocatore imponeva qualcosa di più con tutto il rispetto per Ripa. Le radici sono fondamentali non solo nel calcio e questa è un’altra occasione persa per cercare di riallacciare la vecchia con la nuova Fiorentina. Per l’addio a Pecos Bill, centravanti del primo scudetto, serviva uno schieramento massiccio, ragazzi in tuta, anche il presidente. Sono due gli scudetti della Fiorentina e tutti quelli che li hanno conquistati sono degli eroi. Non si salutano cosi’ gli eroi, ma forse la storia della Fiorentina in società non la conosce nessuno. Peccato.