ROCCO, LACRIME E GIOIA PER LA SUA PRIMA VITTORIA. SENZA RIBERY E TRE TITOLARI LA FIORENTINA RIMONTA CON IL CARATTERE. CASTROVILLI È UN LEADER: GOL E ASSIST. DECISIVI I CAMBI DI MODULO E DI UOMINI NEL SECONDO TEMPO
Gli occhi pieni di lacrime, l’emozione e la gioia di Commisso si sciolgono in un grande abbraccio con la moglie, con il figlio e con Pradè. E finiscono sotto la curva Viola. Foto di gruppo al Mapei.
E’ la prima vittoria di Rocco e la prima volta non si scorderà mai più anche nel calcio. Ce l’ha fatta Rocco ad alzare la braccia al cielo, a vedere dal vivo la sua Fiorentina conquistare i tre punti, una soddisfazione che aspettava da quel caldo giorno di giugno quando è diventato presidente, non tanto fast fast fast come piace a lui, ma non per questo meno appagante. Un sogno che si realizza, uno dei tanti, perché Rocco di sogni da realizzare e regalare ai tifosi viola ne ha ancora tanti. E dopo l’emozione è arrivata la dedica speciale dei suoi ragazzi, della sua squadra: tre punti tutti per lui, per lo zio d’America che piace così tanto a questo gruppo, ai tifosi che l’acclamano e a tutta la città. “Tutti per Rocco, Rocco per tutti” è più di uno slogan, è un sentimento che si percepisce e affiora, una spinta emozionale che forse ieri sera ha aiutato anche la squadra a credere fino in fondo nella rimonta.
Battere il Sassuolo non è stato facile. Le premesse erano tutte negative, fra le polemiche del dopo-Lazio con Ribery squalificato, fuori anche Caceres e Lirola infortunati, Montella costretto alla tribuna dal giudice sportivo e poi il turn over quasi obbligato con l’affaticato Badelj in panchina. Il tutto complicato dal gol di Boga arrivato troppo presto a tagliare le gambe e le speranze. Sembrava una gara segnata, con poca reazione viola e poco gioco. Ma la Fiorentina in evidente difficoltà nel primo tempo ha avuto il grande merito di rimanere compatta, non ha perso la testa, s’è difesa con ordine, ha aspettato il momento giusto per reagire senza esporsi nel tentativo ingenuo di voler pareggiare subito. Le difficoltà di molti giocatori sono apparse evidenti, il confermato 3-5-2 con Venuti al posto di Caceres e Sottil al posto di Lirola non ha funzionato. L’assenza di Badelj si è vista, la Fiorentina è rimasta in partita solo per la grandissima serata di Castrovilli, per l’orgoglio e il carattere. Soprattutto Sottil non sembra pronto per giocare a tutta fascia, a maggior ragione se nella tua zona c’è un tipo sveglio come Boga. La svolta è arrivata quando Montella ha deciso di cambiare dopo quindici minuti della ripresa. Fuori Sottil, dentro Ghezzal e passaggio dal 3-5-2 al 4-3-3 con Venuti sulla destra della difesa e Dalbert a sinistra. In attacco Ghezzal a destra, Chiesa a sinistra e Boateng centroavanti. Il nuovo sistema di gioco ha consentito di occupare meglio gli spazi e dopo poco è arrivato il pari di Castrovilli al secondo centro in serie A.
E’ stato come un vento che ha spinto la Fiorentina e afflosciato il Sassuolo. Da quel momento soltanto una squadra ha provato a schiodare il pari ed è stata una Fiorentina più offensiva, ma comunque equilibrata. Di sicuro il modulo e lo schieramento in campo del primo tempo sono stati sbagliati, la partita non è stata pensata bene, però Montella ha capito in tempo e cambiato in modo efficace. Dobbiamo dargliene atto, ha avuto l’umiltà di correggersi che in altre occasioni non avevamo visto. Le mosse sono state decisive e una riflessione andrà fatta perché contro squadre alla tua portata come il Sassuolo, forse il 3-5-2 per come lo interpretano i viola, è un modulo troppo difensivista.
Comunque i tre punti sono arrivati grazie ai cambi, ma anche per la mentalità che l’allenatore ha dato a questa squadra. Una squadra che non si è accontentata del pari, ci ha creduto, ha voluto fortemente la vittoria nonostante le difficoltà, portando avanti anche i difensori e attaccando con gli esterni bassi. Il cross di Castrovilli ha premiato Milenkovic: tanta roba.
Proprio quel Milenkovic che all’inizio era stato travolto da Boga, senza protezione per la fragilità di Sottil, ma che poi durante la gara s’è ripreso alla grande. Terzo gol in dieci gare per un difensore non è un bottino da poco.
Con il 4-3-3 è migliorato anche Chiesa, partendo dall’esterno sprigiona tutta la sua forza e la linea laterale è un riferimento.
Ma una grandissima gara l’ha fatta Castrovilli. Come detto prima ha tenuto in piedi una squadra in difficoltà giocando in tutte le zone del campo, poi ha segnato il gol del pari e infine firmato l’assist della vittoria. Otto in pagella, almeno per me. La gara della sua consacrazione perché ha dimostrato di avere anche il carattere del leader, senza Ribery, Caceres e Badelj, la Fiorentina l’ha presa in mano lui più di un esperto Boateng. Tanto per dirne una.
Tre punti che fanno bene e rinfrancano subito dopo il ko polemico con la Lazio, che devono piacere più di altri perchè quando si vince nelle difficoltà significa che si è lavorato bene nella testa prima che nelle gambe, significa che questo gruppo ha valori importanti, amor proprio, attaccamento alla maglia e voglia di crescere e dimostrare. Quando diciamo che questo è un anno di transizione, che si stanno mettendo le basi, certe partite lo raccontano, ma raccontano anche che si fa bene calcio. E la conferma di quanto visto ieri sera l’aspetto già domenica contro il Parma quando mancherà anche il capitano Pezzella squalificato, mi aspetto ancora carattere, cuore e personalità più forti dei problemi. E Rocco vuole un altro regalo.