QUANDO IL RISULTATO E’ TUTTO: CONTAVA SOLO VINCERE… I VIOLA HANNO RISPOSTO DI CARATTERE, I TIFOSI VOLEVANO UNA REAZIONE COSI’. PER FERMARE LA JUVE SERVE FIRENZE…

05.02.2018 00:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
QUANDO IL RISULTATO E’ TUTTO: CONTAVA SOLO VINCERE… I VIOLA HANNO RISPOSTO DI CARATTERE, I TIFOSI VOLEVANO UNA REAZIONE COSI’. PER FERMARE LA JUVE SERVE FIRENZE…
FirenzeViola.it

Le settimane possono iniziare malissimo, ma finir bene. Da questo tritatutto di sconfitte clamorose, polemiche, dichiarazioni, summit, blitz in ritiro e tanto altro, è saltata fuori una vittoria dal retrogusto dolcissimo. Il derby dell’Appennino non passerà alla storia per momenti di calcio epici, la partita è stata modesta come le squadre che si sono affrontate, ma i viola hanno vinto con merito perché si sono mostrati più convinti nella ricerca dei tre punti. Senza la perla di Chiesa - di rara bellezza - sarebbe finita in parità la sfida di Bologna. Ma se Federico - che stasera sarà premiato a Campi dal Salotto Viola e il Brivido Sportivo come miglior elemento del girone di andata - gioca nella Fiorentina il merito è di chi lo ha in squadra. Il calcio è anche questo: in condizione di equilibrio decidono gli episodi e i calciatori che fanno la differenza. 

Partita strana anche per i due gol su corner - roba da Guinness dei primati - e per i tanti errori. Spettacolo di profilo non eccelso, ma tanto carattere da parte dei viola. Quello che avevano richiesto gli ultrà della Fiesole e i calcianti che sabato mattina avevano incontrato Pioli e i suoi uomini durante la rifinitura. Il tecnico ha sottolineato in sala stampa a Bologna come quella chiacchierata sia stata decisiva per la sua truppa, per contenuti e modalità. Una sveglia che è servita a risintonizzarsi sul canale giusto. 

Efficace anche la visita della proprietà in ritiro, a dimostrazione che quando si fanno “cose di calcio” difficilmente si va lontani dall’obiettivo. Pioli ha tenuto a precisare che la “loro presenza ci aiuta”. Se gesti del genere si ripetessero con più frequenza, l’aiuto sarebbe ancora più tangibile. Adesso sarebbe opportuno che i Della Valle si ripresentassero a Firenze, per rendere ancora più forte il loro messaggio. Pare verosimile che prima della Juve, nelle prossime ore, Andrea Della Valle venga in città per stare accanto alla squadra. Non sarebbe male. Anche se è curioso che ci meravigliamo di ritualità che dovrebbero appartenere alla liturgia quotidiana del pallone… Detto questo, limitiamoci al lato positivo della vicenda, sperando sempre che si torni a marcare la presenza e non la lontananza della proprietà dalla Fiorentina. 

Non è il caso di coltivare illusioni, i viola sembrano consegnati ad una stagione di alti e bassi, andamento tipico di una squadra giovane ancora in costruzione. La scintilla per sperare in qualcosa di meglio, quantomeno in una spremuta di emozioni, potrebbe essere un’affermazione perentoria contro una grande del campionato. E venerdì arriva la Juve… I bianconeri si mostrano ora nel tratto di forma migliore oltre ad avere la rosa più forte della Serie A per fisicità, tecnica, abitudine a vincere. Per la Fiorentina di questi tempi il compito pare proibitivo, ma se andiamo a ripassare la gloriosa storia viola, si trovano formazioni viola più operaie di questa, seppur dotate di anima straordinaria. Ecco il punto: se c’è una speranza per la Fiorentina, è quella di estrarre dal cuore una prestazione pazzesca figlia della motivazione. Non è mai stata e non sarà mai un partita come tutte le altre. In riva all’Arno è la gara di sempre: questa peculiarità spingerà i tifosi viola in questi pochi giorni  a spingere sul gas, accompagnando Pioli e i suoi uomini ad un impegno di grande importanza. La gente sarà al fianco dei viola, così come a Bologna erano quasi 1000 a tifare come matti. C’è solo una cosa che può fermare questa Juve, Firenze…