PRESENTE E FUTURO, TANTI INTERROGATIVI
Sostenere che per la Fiorentina sia un anno senza pace è troppo poco. Ormai non c’è settimana che possa essere vissuta pensando solo ed esclusivamente alla partita della domenica. Se andiamo a ritroso, rileggendo tutto quello che è accaduto in questa stagione, l’elenco degli episodi extracalcistici (o comunque che esulano dalla partita in sé) sarebbe lunghissimo: dai comportamenti poco professionali dei giocatori a coloro che si fanno trovare fuori forma o che si dimostrano intolleranti nei confronti della città. Adesso, per la gara di oggi, dopo una settimana di polemiche per lo sconcertante ko col Lecce, ci si mette di mezzo anche la cattiva sorte, visto il guaio muscolare di Jovetic.
Così la Fiorentina si ritrova ancora a lottare per non entrare nella bagarre-salvezza: paradossalmente dovrà sperare di riuscire a disputare un campionato mediocre, visto che l’obiettivo Europa è ormai irraggiungibile. Mediocre come nessuno avrebbe voluto, in primis i Della Valle che ad inizio stagione avevano posto come traguardo proprio l’ingresso in Europa League. Dopo la sconfitta avvilente contro il Lecce oggi i viola si trovano davanti ad una sfida durissima contro il Cagliari. L’impressione è che – e siamo solo a gennaio – la Fiorentina sia costretta a proiettarsi già alla prossima stagione. Ottenere il prima possibile la salvezza e nel frattempo lavorare per riorganizzare, rinforzare e rilanciare la Fiorentina. E’ quanto è emerso dalla conferenza di venerdì pomeriggio, dalle parole del presidente Cognigni e del ds Corvino. Ma per rinverdire i fasti di qualche anno fa serviranno notevoli investimenti, perché il momento della rivoluzione, prima annunciata e poi solo in parte attuata, ora è davvero arrivato. Benissimo i giovani, ma dovranno essere sorretti e guidati da un gruppo di esperti, molti dei quali da rintracciare sul mercato.
E’ vero, ora, come dicevamo, la Fiorentina non è neanche fortunata: a rendere la situazione ancor più delicata arrivano anche gli infortuni, come quello di Jovetic che oggi rischia di non esserci (o se ci sarà non potrà essere al cento per cento). Il montenegrino dovrà col tempo imparare a convivere con il dolore ma al tempo stesso emergono anche altre domande che si aggiungono ai già noti punti interrogativi sulla squadra: premesso che la Fiorentina oggi potrà stupire tutti – come ci auguriamo – e battere il Cagliari, resta da chiedersi perché non convocare Cerci nel giorno in cui Jovetic è alle prese con il suo guaio muscolare. Se è vero che l’ex romanista può essere turbato dalle voci di mercato, quella di oggi poteva comunque rappresentare una possibilità di riscatto per lui (anche se ormai la storia con Firenze pare chiusa).
Sta di fatto che la Fiorentina oggi non avrà alternative in attacco, a parte Acosty, un esterno. Strana anche la vicenda Amauri: l’italo-brasiliano arriverà a Firenze probabilmente domani ma pure in questo caso resta il dubbio – pur rispettando il desiderio del giocatore di stare vicino alla moglie incinta - se non fosse proprio possibile trovare una soluzione per farlo aggregare al gruppo un po’ prima. Magari la situazione della Fiorentina non sarebbe cambiata granchè, ma intanto Rossi avrebbe avuto un attaccante vero da portare almeno in panchina e gettare in campo in caso di necessità nell'ultima parte di gara.
Lorenzo Marucci