PJACA PUO’ FAR ESPLODERE SIMEONE E CHIESA. E’ QUESTA LA VERA FORZA DI UNA SQUADRA INTERESSANTE, MA TROPPO GIOVANE E CON TROPPI PRESTITI. EDIMILSON, UN’ALTRA SCOMMESSA. MANCANO UN PORTIERE ESPERTO E UN BOMBER DI SCORTA

14.08.2018 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
PJACA PUO’ FAR ESPLODERE SIMEONE E CHIESA. E’ QUESTA LA VERA FORZA DI UNA SQUADRA INTERESSANTE, MA TROPPO GIOVANE E CON TROPPI PRESTITI. EDIMILSON, UN’ALTRA SCOMMESSA. MANCANO UN PORTIERE ESPERTO E UN BOMBER DI SCORTA
© foto di Federico De Luca

Quattro giorni di mercato per alleggerire una rosa ancora troppo piena di giocatori ingombranti e sbagliati, da tempo bocciati da Pioli (Cristoforo, Maxi Oliveira, Thereau, Zekhnini, ma anche Saponara, Eysseric e altri), ma anche per sistemare un paio di caselle della rosa troppo sottovalutate.

Parlo del portiere di riserva e del vice Simeone. Lafont, sia chiaro, è il giocatore che mi ha impressionato di più nel pre-campionato. In rapporto all’età (19 anni) mostra personalità e reattività da grande estremo difensore. A naso, è l’unico colpo dell’estate corviniana perché gli altri giocatori sopra la media Pjaca e Gerson, sono in prestito con ricompra il primo o prestito secco il secondo e se faranno bene torneranno a casa.

Dunque, promosso Lafont, è un assoluto azzardo partire con un altro giovane inesperto in panchina come Dragowski. Insieme hanno fatto tre partite in serie A e questo è già un dato che dovrebbe far riflettere. E non mi bastano neppure i tre anni di Lafont nel campionato francese, altra storia, altre pressioni, altre squadre e altra società rispetto alla Fiorentina. E’ vero che vendere il polacco senza fare minusvalenze è difficile, ma una decisione va presa e siamo già in ritardo.

Discorso analogo lo faccio per Simeone e potrei riprendere quello scritto un anno fa. E’ strategicamente sbagliato non mettere dietro un ragazzo in carriera di 23 anni, un attaccante più esperto. Chi? Penso a un Quagliarella o roba del genere, però mi fermo subito: gente così costa e guadagna. E allora ecco che dietro Simeone c’è Vlahovic, 18 anni, naturalmente esperienza zero. E invece Simeone avrebbe bisogno di avere vicino qualcuno che lo consigliasse, lo aiutasse a crescere, ma anche pronto all’uso nei momenti difficili dell’argentino o a partita in corso. L’anno passato il problema è stato evidente, si cercò di rimediare a gennaio con Falcinelli (non da Fiorentina) senza grande successo. Un anno dopo siamo alle solite e la soluzione non può essere Mirallas che in emergenza ha fatto anche il centroavanti. Dico questo perché la Fiorentina ha bisogno di essere completata. E’ una squadra di sicuro più forte rispetto a quella che ha cominciato lo scorso campionato, ma la strategia non è chiara.

E’ intrigante pensare a gente come Pjaca e Gerson, giocatori che potrebbero eccitare una piazza come Firenze che ama i giocatori tecnici, ma altre situazioni non sono così lineari. Edimilson, ad esempio, l’ultimo arrivato, è ovvio che trattasi di favore fatto al West Ham. Ti hanno detto, noi ti prendiamo Sanchez, ma tu prendi Edimilson. Alla Fiorentina, diciamo la verità, uno così non serviva. Può forse fare quello che fa Dabo che neppure lui è titolare. E poi c’è Norgaard che gioca davanti alla difesa senza convincere, ma può giocare anche da interno. A questo centrocampo con talento (Veretout) e geometria (Benassi), sarebbe servito invece un giocatore in grado di dare i tempi di gioco mancati anche con lo Schalke. Ci hanno detto che Pioli il regista alla Badelj non lo vuole più (?), ma anche fra i muscolari un uomo-squadra ci dovrà essere, non solo corsa o fisico. Alla fine il perno basso lo farà Veretout.

Speriamo comunque che qualcuno di questi esploda, che fra loro ci sia un altro in grado di crescere come il francese l’anno scorso.

Navighiamo sempre fra i se. Purtroppo. Però c’è un se più se degli altri: Pjaca.

Per vecchie amicizie, era l’unico giocatore di livello che Corvino aveva la forza di portare a Firenze e alla fine ce l’ha fatta anche grazie alla telefonata di Cognigni a Marotta nella quale si è parlato anche del futuro di Chiesa e Milenkovic.

Ecco, comunque se Pjaca torna quello di due anni fa, sarà una Fiorentina che potrà stupire.

La vera forza di una squadra figlia dell’autofinanziamento, è proprio in questo giocatore. Se lo rivedo nei dribbling e nelle accelerazioni che hanno incantato le grandi squadre d’Europa, mi immagino cosa possa essere con il devastante Chiesa dall’altra parte del tridente e un torello come Simeone in mezzo. Dal rendimento di questi tre dipenderà la stagione della Fiorentina, la qualità è lì. Del rendimento di Chiesa sono sicuro, lo ritengo superiore anche a Pjaca, il resto va aspettato. La giovane età complessiva è un buon carburante, ma temo che nello spogliatoio mancherà gente insostituibile come Astori o il carisma di Badelj. I giovani però potrebbero anche autoalimentarsi con l’entusiasmo. Dovranno partire bene già da domenica con la Samp, credere in sé stessi sarà fondamentale. Naturalmente do per scontato il rendimento di Veretout, Pezzella, Hugo e Milenkovic, questa squadra riparte da loro e da una stagione passata a stupire.

Insomma, se tutte queste cose funzionano, l’Europa League può essere alla portata.

Per la Lazio, anche se è nettamente più forte e lontana dalla portata dei viola, sarà difficile ripetere una stagione straordinaria come quella dell’anno scorso.

L’Atalanta non è più così lontana e poi ha l’Europa League.

Col Toro te la giochi. La Samp si è indebolita vendendo Torreira, Zapata e non solo. Ma soprattutto la Fiorentina è complessivamente migliorata. Panchina compresa. Parlo di calcio giocato, naturalmente. Perché se penso invece ai tantissimi prestiti e alle scommesse, con l’autofinanziamento in vigore, societariamente ormai la Fiorentina ha strategie simili a quelle dell’Udinese di qualche anno fa. Il convento dei Della Valle oggi passa appunto tanti prestiti, giovani da lanciare sperando ne esploda qualcuno per fare plusvalenze, scommesse pescate qua e là come Hancko che non sembra malaccio.

E la stessa speranza dell’anno scorso, che Pioli faccia un grande lavoro, dia un gioco e una personalità.