PIOLI E UN MERCATO TRA DUBBI E FIDUCIA. CORVINO SICURO DELL'ACCELERATA IN ARRIVO. LE DIFFICOLTÀ MAGGIORI LEGATE AGLI ESUBERI. PER PASALIC BISOGNA FARE IN FRETTA O RISCHIA DI SALTARE
Tra due giorni la Fiorentina partirà per il ritiro di Moena, ma l'idea di Pioli di avere a disposizione una squadra al completo almeno all'80% e con gli esuberi già piazzati per evitare di lavorare con troppi musi lunghi è stato disatteso. Fino a ora sono arrivati due acquisti ufficiali: Hancko e Lafont, ovvero una riserva e un giovanissimo titolare tutto da scoprire e mettere alla prova. Troppo poco. Anche in uscita, è partito Bruno Gaspar, ma i vari Maxi Olivera, Cristoforo, Eysseric e compagnia cantante sono pronti per partire per il Trentino contrariamente ai propositi di fine stagione. Le tempistiche ultimamente sono state sempre un problema per i dirigenti viola, ma diamo ancora il beneficio del dubbio che in canna ci siano almeno due o tre colpi da sparare in tempi utili per avviare la preparazione con qualche novità in più.
Una di queste dovrebbe essere Pasalic, che da giorni ha un accordo con Corvino tramite l'agente Naletilic ma che non è ancora riuscito ad arrivare perché il Chelsea era in altre faccende affaccendato e per i tentativi di inserimento di altre squadre, tra cui anche la 'solita' Atalanta. Lo scorso weekend pareva essere pronto per le visite mediche, ma adesso non c'è certezza neanche sul suo acquisto. La Fiorentina deve fare in fretta a chiudere altrimenti rischia di perdere anche questo treno.
E' chiaro che però serve un altro centrocampista, soprattutto in vista delle certe partenze dopo quella già ratificata di Badelj. Rodrigo Battaglia è un nome che interessa alla Fiorentina, ma i problemi che potrebbero nascere dal famoso svincolo unilaterale con lo Sporting Lisbona, hanno allungato i tempi delle valutazioni. Soucek pareva a un passo, ma le pretese dello Slavia Praga e l'intromissione dell'Atalanta hanno raffreddato gli animi rispetto a una ventina di giorni fa. Anche per la mediana, non è detto che Corvino non tiri fuori il classico coniglio dal cilindro come fece un anno fa con Veretout, ovviamente l'importante è che il coniglio sia valido come il francese e non una giovane scommessa da testare sul campo.
Capitolo Pjaca: se da sponda viola l'ottimismo dilaga, occorre sottolineare come la Juventus abbia delle precise pretese che non lo renderanno un acquisto semplice. Tra richieste di opzioni su Chiesa, diritti di recompra e svariati milioni da mettere sul piatto, la strada per il croato è irta di ostacoli, che arrivano, tra l'altro, anche dalle sirene inglesi che potrebbero cambiare le carte in tavola 'calate' dallo stesso Corvino. Naletilic è un procuratore 'amico' e difficilmente volterà le spalle alla Fiorentina, ma è giusto chiarire che di chiuso non c'è ancora niente.
Il direttore generale è convinto che a breve chiuderà il discorso titolari e lo ha ribadito anche a un preoccupato Stefano Pioli. L'allenatore, nelle consuete telefonate a Diego e Andrea Della Valle, aveva avanzato qualche dubbio relativamente al mercato e alla rosa da sistemare. La voce è arrivata a Corvino che si è subito mosso per evitare di alimentare malumori del tecnico, con cui lavora benissimo e che non vuole assolutamente mettere in difficoltà. Dopo tutto l'Europa adesso è qualcosa in più di un piccolo sogno nel cassetto, è una realtà tangibile che aspetta solo di essere confermata. Questa è la spinta in più che serviva per dare un'accelerata. Ancora non è arrivata, ma se si fida Pioli, è giusto aggiungere ancora un pizzico di pazienza a quella spesa in questi ultimi due anni.