PER I VIOLA ERA DETERMINANTE PARTIRE BENE: MISSIONE COMPIUTA, FIORENTINA DA APPLAUSI. SCELTE GIUSTE DI SOUSA. TOCCA AL MERCATO RENDERE LA SQUADRA PIÙ FORTE. ITURBE OBIETTIVO VERO: SIAMO NELLE ORE DECISIVE. DUBBIO JOAQUÍN
Forse mai come stavolta era importante per la Fiorentina partire bene, col piede giusto. Dopo una primavera-estate di luci e ombre, di scetticismo e ripartenze, a Sousa serviva una squadra subito dentro il campionato. Con gioco e risultato. Questo è avvenuto perché francamente col Milan non c’è stata partita. Rossoneri deboli come grissini di fronte alla spinta della Fiorentina. I viola sono cambiati: il gioco di Montella, che ha portato (è bene ricordarlo) tre quarti posti, due semifinali e una finale, era molto diverso da quello attuale. Per Sousa non è stato facile prendere un gruppo - abituato al palleggio continuato e alla manovra estetica - e trasformarlo così. In una squadra aggressiva in mezzo al campo, pronta sempre a recuperare palla, da combattimento e soprattutto veloce nel ribaltare l’azione andando al tiro in pochi tocchi. Questa Fiorentina è indubbiamente molto cambiata rispetto a quella che abbiamo salutato il 31 maggio scorso. Sarà il tempo a stabilire se peggiore o migliore nei risultati di quella di Montella.
Sousa ha azzeccato ogni mossa, a cominciare da Kalinic. Il croato pareva in Italia da una vita. Ha fallito un gol, ma la sua partita è stata nel resto quasi perfetta. Grandi giocate, sponde intelligenti, ottima visione di gioco. Kalinic ha costretto a due falli l’acerbo Ely che ha dovuto lasciare il campo dopo appena 36 minuti.
Bene anche Badelj e Borja in mezzo. Ottimo Ilicic, sempre più padrone di Firenze. In crescendo Bernardeschi. Magari da rivedere con più calma Gilberto. Insomma, una prova corale da squadra vera.
Siamo solo all’inizio, qualsiasi giudizio più sbilanciato sarebbe pericoloso. Ci sono però prodromi positivi. La gente lo ha capito perché ha tifato mettendo a rischio le corde vocali. La Fiesole è stata una bolgia di entusiasmo incredibile, trascinando così il resto dello stadio.
Ora l’errore che secondo noi non dovrà commettere la dirigenza viola, sarà quello di ritenere il mercato chiuso di fronte ad una prestazione eccellente. Sousa ha bisogno di un altro esterno, vedi Iturbe, di un centrocampista per allargare il reparto e di un difensore.
Già Iturbe sarebbe un gran colpo. La trattativa esiste da tempo, la Fiorentina ci sta provando e potrebbe sbloccarsi nelle prossime ore. I dirigenti viola lavorano anche su centrocampo e difesa, anche se nel mezzo potrebbero decidere alla fine di restare come sono. Dietro ci sono nomi come quello di Rose, che restano caldi.
Infine Joaquin: la sua tribuna ha fatto pensare, ma la società viola ha fornito il report ufficiale con il problema all’adduttore. Il presidente Della Valle ha spiegato come Sousa sia riuscito nell’impresa di spiegare allo spagnolo l’importanza sua in questo gruppo. Però lo stesso allenatore portoghese ha ribadito che non si sentirà tranquillo fino a quando il mercato non sarà chiuso… Morale: per Joaquin resta un dubbio… Speriamo resti a Firenze, ma il Betis non è scomparso dai radar…