ORA, è IL TEMPO DELLE CONFERME
Una partita per capire meglio il futuro. Il treno viola passa da Udine con un carico di speranze, ambizioni e anche tanta curiosità. Di capire quale sarà l’effettivo valore della Fiorentina in questo campionato che è appena iniziato. Il test con il Bologna ha dimostrato che i viola sono tornati grintosi, vogliosi di far bene e hanno pure regalato sprazzi di bel gioco. Tutto molto importante, ma non basta per esprimere già un giudizio definitivo. Il primo atto è alle spalle, adesso serve una conferma, un’altra prestazione convincente. E’ l’Udinese lo è. Ancora una volta i bianconeri hanno cominciato bene la stagione. Dopo l’entusiasmante cavalcata dello scorso anno, hanno reso la vita difficile all’Arsenal, sfiorando la qualificazione alla fase a gironi. E domenica a Lecce è arrivata subito una vittoria. Senza Inler, Sanchez, Zapata, l’Udinese è sembrata la stessa di sempre. Tra l’altro anche in emergenza piena per le assenze di Benatia, Armero e Isla. Segno che ha l’impronta del suo allenatore Guidolin.
Il tecnico bianconero, che in passato ha avuto qualche frizione con l’ambiente viola (ricordate la plateale esultanza sotto la tribuna a Firenze e la polemica con Prandelli a Palermo?), è sicuramente uno dei migliori in circolazione.
Udinese vuol dire anche una società, che è capace di lavorare benissimo sulla scoperta di nuovi talenti. La sua rete di osservatori produce sempre ottimi risultati. Basti pensare al nuovo fenomeno Torje, il Messi di Romania, che nelle movenze assomiglia molto al Nino Maravilla ma ha ancora tanto da imparare. Udinese e Fiorentina negli ultimi anni hanno poi spesso incrociato i loro cammini anche nelle trattative di mercato. I viola hanno provato più volte nel corso degli anni a prendere Zapata e Felipe e dopo tanta fatica, il brasiliano è anche approdato a Firenze senza incidere però, nonostante i nove milioni sborsati dalla società di Della Valle. Senza tenere conto che la Fiorentina ha sempre seguito con molta attenzione altri uomini chiave dell’Udinese come Inler e Asamoah. In estate c’è stato poi anche il non riscatto di D’Agostino che i viola hanno lasciato alle buste. Insomma è una sfida da non sbagliare, per verificare meglio se davvero il lavoro di Mihajlovic sta dando i frutti sperati. Dal Friuli insomma potrebbe arrivare una bella notizia. Così si augurano i tifosi viola.