ORA BASTA
Ora basta. La frase la rubiamo ai tanti tifosi che l'hanno pronunciata dopo l'imbarazzante prova contro il Napoli. Basta con partite così. E non è un problema di una sconfitta - la Fiorentina di oggi è inferiore al Napoli - ma come matura. Senza idee, lotta, solo tanta apatia. Dopo il primo gol di Cavani i viola non avevano l'occhio della tigre ferita, pronta a reagire per farti ancora più male. Le pupille erano deboli come pasta frolla. Come se quella gara non li riguardasse più, come se fosse un allenamento noioso del giovedì. Se neppure Rossi, uno dei migliori allenatori in Italia, riesce a rianimare questa Fiorentina, c'è ragionevole certezza nel pensare che non lo possa fare nessun altro. Si ha la sensazione di uno spogliatoio scarico nella testa, nonostante una discreta presenza di piedi buoni.
Basta con il periodo di transizione: è l'ora delle scelte. Il ciclo non va riaperto a giugno perché c'è il mercato, ma adesso. Trasformando l'attualità nel domani, sfruttando questo periodo come trampolino per il futuro. Una stagione senza obiettivi, se non quello mediocre dei quaranta punti, non va comunque sprecata: il traguardo per la Fiorentina è arrivare al ritiro estivo dopo aver pianificato tutto e con una squadra nuova di zecca, carica di motivazioni. Rinconvertire la negatività di questo brutto momento in uno strumento positivo è un vantaggio reale sulle dirette concorrenti del prossimo campionato. Loro adesso sono concentrate su una missione da portare a termine, la Fiorentina no, può lavorare subito preventivamente.
Basta col silenzio su tutti i fronti: da Corvino al resto. Prima si fa chiarezza sul progetto e prima si spazzano dal campo dubbi e rumors.
Basta con il Franchi semideserto: da ora alla fine la società farebbe bene a fabbricare un'idea in grado di recuperare almeno una parte di quei tifosi latitanti. Quei gradoni calvi sono un colpo al cuore per chiunque ami visceralmente la Fiorentina.
Ora basta, prima che sia troppo tardi.
Mario Tenerani
giornalista de Il giornale della Toscana