NON SOLO MURIEL, CORVINO RIVOLUZIONA L’ATTACCO. CORSA CON LA SAMP PER GABBIADINI SE PARTONO PJACA, THEREAU E EYSSERIC. SORPASSO GENOA PER ROG. PIACE CASTAGNE AL POSTO DI LAURINI. PERRI VERSO LA PREMIER

08.01.2019 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
NON SOLO MURIEL, CORVINO RIVOLUZIONA L’ATTACCO. CORSA CON LA SAMP PER GABBIADINI SE PARTONO PJACA, THEREAU E EYSSERIC. SORPASSO GENOA PER ROG. PIACE CASTAGNE AL POSTO DI LAURINI. PERRI VERSO LA PREMIER
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© foto di Federico De Luca

Non solo Muriel, Corvino prova a fare la rivoluzione di gennaio per rianimare l’attacco, il vero, grande problema della Fiorentina. Torna in ballo perfino l’idea Gabbiadini, ma non solo quella. Del resto, una scossa ci voleva, un cambiamento di rotta dopo tanti mercati modesti e un girone d’andata troppo negativo, sarebbe oltremodo necessario.

Mi piace pensare che in società sia successo qualcosa di importante, si siano confrontati, abbiano capito che sarebbe intollerabile non andare in Europa per il terzo anno consecutivo. Speriamo che i Della Valle si siano resi conto che con questa squadra l’Europa League sarebbe rimasta praticamente un sogno impossibile, come stiamo sottolineando da troppo tempo. Spero che sia stata fatta una analisi del girone d’andata, più negativo di quello che si voglia far credere, per porre qualche rimedio decisivo. I numeri inchiodano la Fiorentina. Decimo posto a fronte dell’ottavo dell’anno scorso. Un punto in meno in classifica sempre rispetto all’andata del 2017-2018 che fu disastrosa, compensata poi dalle sei vittorie nel post-dramma Astori. Chiusa a 26 punti l’andata, per provare ad arrivare a 60 (zona Europa League) vuol dire dover fare almeno 34 punti nel ritorno, una media da Champions League (la Lazio oggi quarta, nell’andata ne ha fatti 32). La Fiorentina ha segnato soltanto 25 gol, nonostante i sei al Chievo. Ha fatto meno gol del Sassuolo, tanti quanti il Genoa che ha cambiato tre allenatori, soltanto tre più dell’Empoli che deve salvarsi. Questa è la situazione e, oggettivamente, anche se Muriel è un ottimo colpo, sarà difficile che un giocatore da solo possa riuscire a ribaltare una situazione così complicata.

Ecco allora che sta nascendo un piano B. Come sapete, ieri a Milano c’è stato un incontro fra Paratici ds della Juve e Ramadani, procuratore di Pjaca e consulente-amico della Fiorentina. La Juve vuole dirottare il giocatore croato in un ambiente nuovo, vuole provarne un’altra squadra per rilanciarlo, spera di trovare qualcuno disposto a farlo giocare di più, magari in Spagna dove le marcature sono meno pressanti. Il giocatore resterebbe volentieri anche a Firenze e la Fiorentina lo terrebbe per provare a vincere la sfida nel girone di ritorno, ma di fronte alla richiesta della Juve la situazione è mutata e anche l’orizzonte viola sta cambiando. In attesa di un secondo decisivo incontro che si terrà a breve, la Fiorentina sta ragionando sul come muoversi in alternativa e sta nascendo uno scenario interessante: se va via Pjaca, cedendo Thereau e Eysseric (in tre hanno dato un apporto quasi pari a zero), la Fiorentina si libera di tre stipendi pesanti e con quei soldi risparmiati fra ingaggi e prestito (Pjaca) può provare a prendere un altro giocatore importante, più forte, gradito a Pioli, funzionale al suo gioco. Non più Kean da chiedere alla Juve per sostituire Pjaca (è un altro attaccante centrale come Muriel) ma è tornato di moda Gabbiadini, più esterno, prima scelta fino a qualche settimana fa. Il Southampton ora sarebbe disposto anche a cederlo in prestito oneroso con riscatto a giugno sui dodici milioni. La tavola è stata apparecchiata, ora sarà necessario lavorare sulle idee e, diciamolo subito, non sarà semplice. Primo obiettivo trovare una nuova squadra a Pjaca e su questo s’è attivata la Juve. Poi c’è da convincere Thereau a lasciare Firenze (Cagliari?) e per ora tiene duro, infine rimandare Eysseric al Nizza. Su Gabbiadini, nel frattempo, è piombata forte anche la Sampdoria che sembra in vantaggio, non c’è niente di scontato in questa operazione, ma dopo l’incontro di ieri (anche Corvino è a Milano), gli input e le idee sono chiari.

Fra l’altro, se Corvino dovesse riuscire a prendere pure l’attaccante ex Napoli, Pioli potrebbe giocare anche con il 4-3-3 (Chiesa e Gabbiadini sugli esterni, Muriel o Simeone in mezzo) e comunque in questo modo la Fiorentina immetterebbe due giocatori da rilanciare (ovvio), ma di grande talento e affidabilità. Vedremo cosa succederà nelle prossime ore, se la Fiorentina ha deciso di rilanciare e rilanciarsi come sembra, nuove piste potrebbero aprirsi. Le idee non finiscono qui. Per il centrocampo Rog, anche lui assistito da Ramadani, è sempre nel mirino, ma il Genoa è passato in vantaggio, il croato potrebbe rientrare come contropartita nell’affare Kouame che il Napoli sta chiudendo in queste ore. Se parte Rog  però è anche più difficile pensare di arrivare a Diawara in prestito nelle ultime ore di mercato, e quindi bisogna battere altre strade. Comunque occhi sempre aperti anche sul centrocampista-regista che serve e (finalmente) anche sull’esterno destro. Da Bergamo arrivano segnali di un interessamento viola per il terzino belga Castagne. L’Atalanta ha sparato sei milioni, Corvino deve prima provare a cedere Laurini al Parma che lo corteggia da tempo. Savini, il procuratore di Castagne, conferma che l’operazione è nell’aria.

E’ chiaro che anche Pioli deve pensare a una Fiorentina diversa, più spregiudicata, più coraggiosa, l’impresa Europa League già difficile diventerebbe impossibile se l’allenatore dovesse continuare a tenere bloccata una squadra con tre difensori centrali, troppo attenta a non prendere gol, troppo poco fluida nella manovra offensiva. Muriel aiuterà, certo. Ma se non dovesse arrivare Gabbiadini, Pioli dovrà far giocare tutti e tre assieme Chiesa, Simeone e appunto Muriel cambiando il 4-3-3 in un ipotetico 4-3-2-1 con Simeone punta centrale e gli altri due alle sue spalle. Pensare a Muriel alternativa a Simeone o viceversa, sarebbe come vanificare gli sforzi di mercato. In attesa, naturalmente, che il colombiano trovi una forma accettabile e regga i novanta minuti visto che negli ultimi mesi ha giocato poco. Intanto sarà quasi impossibile vederlo dal primo minuto domenica in coppa Italia con il Torino, la sensazione è che si parta con il 4-3-3 (Mirallas e Chiesa esterni) , pensando per Muriel a una mezz’ora finale.

Tornando al mercato, c’è anche il problema Dragowski. Il portiere polacco ha chiesto di andare a giocare, Marchetti è improponibile, mentre si complica l’affare Perri. Il portiere brasiliano, classe 1997, ha anche il passaporto comunitario quindi si potrebbe fare, ma a fronte dei 2-3 milioni offerti dalla Fiorentina sono arrivate proposte più sostanziose dalla Premier.