MIHAJLOVIC, CHIACCHIERE E B-ZONA

La rubrica settimanale di Leonardo Petri
22.10.2011 00:00 di  Leonardo Petri   vedi letture
MIHAJLOVIC, CHIACCHIERE E B-ZONA
© foto di Firenze Viola

C'è un'affermazione, nella conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic, che mi ha particolarmente colpito, ed è questa: "La Fiorentina fa come tutte le altre squadre, si difende e poi si affida ai giocatori che le possono far vincere la partita. Noi abbiamo Cerci e Jovetic che possono farci vincere le gare". Cerci e Jovetic, che ci pensino loro, per il resto l'importante è non prenderle. Messa così diventa addirittura imbarazzante parlare di moduli, sostenere che Jo-Jo starebbe meglio più centrale, che Behrami davanti alla difesa è troppo sacrificato in fase di impostazione, che il 4-2-3-1 si adatterebbe meglio del 4-3-3 alle caratteristiche della squadra, tutte cose che vanno oltre il calcio pragmatico di Mihajlovic che, a sentirlo in conferenza prima del match col Catania, potrebbe essere così sintetizzato: "Palla a Cerci e Jo-Jo e il resto vien da se". Una sorta di B-zona rivisitata in onore dei due "fenomeni". Ora, essendo fra coloro che hanno anche apprezzato una parte del lavoro del tecnico serbo (ad esempio l'impostazione difensiva) mi trovo ad essere particolarmente colpito da simili esposizioni tattiche e, a questo punto, mi auguro che i due della provvidenza si conservino per tutta la stagione. Semmai fossi Della Valle mi domanderei perché ne devo pagare tanti se decisivi sono soltanto in due.  Problemi loro e di quei dirigenti che in settimana hanno continuato a difendere a spada tratta Sinisa, considerandolo l'uomo ideale per il progetto viola (temo di essere l'unico ad aver colto nelle parole del presidente Cognigni un velo di ironia) forse perché lui è l'uomo che non chiede mai. Per questo, detto sinceramente, se un giorno gli eventi portassero la società a dover cambiare sarei molto stupito se la scelta cadesse su Delio Rossi, per due motivi. Primo perché Rossi qualcosa chiederebbe e, secondo e più importante, perché praticamente tutta Firenze lo vuole e, come si sa, troppa popolarità può non piacere e creare problemi a qualcuno. Infine una curiosità che riguarda Santiago Silva. Alla notizia che lo vuole il Boca a cifre superiori rispetto a quelle della clausola rescissoria pagata dalla Fiorentina, ho verificato che suddetta clausola non valeva per il mercato interno argentino ed ho pensato che se a gennaio l'affare si farà davvero sarebbe un'operazione molto strana. Maliziosamente si potrebbe pensare che la Fiorentina lo abbia acquistato per conto del Boca ma siccome noi non siamo maliziosi siamo sicuri che El Tanque resterà a lungo in viola. 

Leonardo Petri