MERCATO: IDEE CHIARE. DOPO IL 3 MAGGIO AVANTI TUTTA. L'ACCORDO DI ASCONA CHIAVE PER IL FUTURO. E ROMULO NON ERA UN BIDONE...
La Fiorentina gioca a Verona in clima ideale, grazie a un gemellaggio quarantennale di acciaio tra due tifoserie veramente amiche, ma anche contro un avversario forte, motivato e pieno di ex molto orgogliosi, come Toni, Donadel e Romulo. A proposito, il brasiliano-italiano, che da lunedì sarà tra gli azzurri selezionati da Prandelli per i test fisici a Coverciano, non sarà mai un fuoriclasse (come tanti altri del resto), ma non è certamente quel bidone che molti a Firenze avevano dipinto. A dimostrazione - l'autocritica vale per molti - che spesso si valuta con troppa superficialità oppure qualcuno si affida a "guerre di religione" per criticare ferocemente un direttore sportivo piuttosto che un allenatore o un calciatore.
Il discorso non riguarda Montella che nella scorsa stagione, invece, aveva valorizzato Romulo e che si era speso nello spiegare ad una vasta platea di media e tifosi come Romulo fosse un elemento validissimo, dotato di eccellenti tempi di inserimento. Pare che sulle tracce di Romulo ci sia anche la Juve... Bene per la Fiorentina che mantiene una proprietà sul cartellino.
La partita di Verona serve per consolidare il quarto posto, posizione di classifica comunque dignitosa, mettendosi così al riparo da fastidiosi preliminari di Europa League. Sono rimasti a disposizione 18 punti: ai viola nel bastano la metà per archiviare la pratica.
Dopo il 3 maggio, finale di Coppa Italia, la macchina operativa del mercato viola spingerà i motori al massimo. Le idee sono già molto chiare, ma non ci sono sorprese: la coppia Pradè-Macia, coordinata dal presidente esecutivo Cognigni e dalla proprietà Della Valle, ha dimostrato di avere una modalità di lavoro tempestiva ed efficace. Per la società viola il mercato è 365 giorni all'anno e spesso capita di perseguire un obiettivo per più sessioni di trattative.
Nel mirino ci sono sicuramente due difensori - un centrale e un terzino destro, magari gente tipo Kaboul e Santon, ma non solo loro -, e un centrocampista che sappia assemblare alcune qualità, cioè capace di assolvere a compiti di regia, ma pure di interdizione e inserimento nei corridoi centrali. Bonaventura e Baselli sono nomi ormai noti, ma ci sono anche tante piste estere.
C'è da registrare, poi, un altro passo in avanti sul fronte del settore giovanile: l'accordo di ieri ad Ascona racconta con precisione come la Fiorentina sia molto impegnata nel tessere relazioni internazionali per bloccare nuovi talenti e valorizzare i propri. Il prossimo passaggio sarà farlo in Italia: i contatti con Prato e Viareggio vanno avanti. I giovani sono il futuro della Fiorentina: Macia a Lady Radio in settimana ha ricordato che l'obiettivo un giorno sia riuscire a imitare il Barcellona, squadra con 16-18 giocatori nel giro della prima squadra che provengono dal vivaio.
La Fiorentina sembra davvero, in questo momento, una delle poche società italiane con il futuro in tasca, ma prima serve blindare definitivamente il posto tra le grandi.
Mario Tenerani