LA RESA DEI CONTI
Dunque ci siamo. Dopo cinque giorni trascorsi tra discussioni e polemiche sull’allenatore e sull’opportunità di rinnovargli la fiducia dopo la disastrosa partita contro la Juventus, eccoci arrivati all’appuntamento, decisivo, contro il Genoa. Non ci sono vie di mezzo: può essere l’atto finale, quello dell’addio di Mihajlovic o, in caso contrario, il giorno in cui il tecnico potrà prolungare di almeno un’altra settimana la sua permanenza sulla panchina della Fiorentina. Il tecnico serbo è chiaramente… a scadenza e un successo rimanderebbe di sette giorni, alla partita in trasferta contro il Chievo, la decisione sul suo futuro. Delio Rossi intanto seguirà la gara con attenzione e trepidazione, in attesa di una possibile chiamata che gli darebbe il via libera per Firenze. Mai come stavolta l’allenatore romagnolo, ormai amatissimo dai tifosi viola, è stato così vicino a guidare i gigliati.
Mihajlovic ha deciso di giocarsi tutte le sue carte puntando sugli uomini più in forma e in particolare con un nuovo modulo, un 4-4-2 che tra l’altro dovrebbe prevedere per la prima volta Romulo come titolare. Ma soprattutto la sua permanenza sulla panchina viola è appesa anche a Gilardino, che oggi tornerà dal primo minuto, con una gran voglia di lasciare il segno contro la squadra che lo ha inseguito per tutta l’estate.
Mihajlovic è apparso sereno e tranquillo alla vigilia di questa partita così delicata, ha ammesso anche alcuni suoi errori ma oggi confida nella reazione del suo gruppo. Certo, per modificare anche solo un po’ il giudizio della gente sul suo operato, occorrerebbe una vittoria sensazionale e soprattutto una prestazione impeccabile contro un avversario che proviene dal pareggio contro la Juve dal successo con la Roma. Il tempo è quasi scaduto, oggi è il giorno di decisioni importanti per il futuro programma tecnico del club. E allora non resta che attendere il fischio finale dell’arbitro Peruzzo.
Ps: la vicenda Kharja merita un capitolo a parte. Davvero sorprendente che la società abbia scoperto solo tre giorni fa che il marocchino, durante la settimana, a più riprese faceva il pendolare tra Milano e Firenze per raggiungere in treno la famiglia. Se esistono le regole, occorre farle rispettare. Prima di tutto però sarebbe necessario tenere un po’ più sotto controllo i giocatori….
Lorenzo Marucci