LA FINALE DI TIM CUP QUASI UN'OSSESSIONE: L'ESTATE VIOLA È STATA "CONGELATA". FUTURO: IN DIECI GIORNI IL NOME DEL NUOVO DS
Nemmeno il tempo per digerire il terzo successo consecutivo in Europa League del Siviglia (ok i soliti discorsi sul bacino d’utenza, passino pure i racconti ragionieristici sul monte ingaggi ed i portentosi poterti della coppia Monchi-Emery, ma l’arbitraggio al St. Jakob Park smaccatamente per gli spagnoli è stato a dir poco scandaloso), che la Fiorentina deve già pensare a quella che l’anno prossimo sarà la sua Europa. Perché se da un lato la mente dei dirigenti della Fiorentina è rivolta a quella che sarà la struttura del nuovo organigramma societario, il pensiero di tifoseria e società nelle prossime ore sarà rivolto esclusivamente alla sfida di Roma tra Juve e Milan, una gara che in 90’ potrebbe già dare un indirizzo preciso alla prossima stagione del club viola.
Tanto per fare un esempio, la Fiorentina - in attesa di capire se nella prossima Europa League sarà costretta a partire dalla fase a gironi (probabilmente in 1a fascia) o dal III turno preliminare - non ha ancora ben chiaro quello che sarà il suo percorso estivo al termine del ritiro in Val di Fassa. Perché se è vero che, come vi abbiamo raccontato su FV in questi giorni, la volontà di Sousa è quella di potersi confrontare tra luglio ed agosto con squadre di livello (i nomi che circolano sono quelli di Villarreal, Atletico Madrid ed addirittura Leicester City), è altrettanto chiaro che al momento qualsiasi ipotesi di programmazione al momento è stata congelata. La prospettiva (a dir poco tragica) di dover affrontare il primo dei due preliminari europei il 28 luglio è infatti un fantasma che alberga tra le stanze della società di Viale Fanti, pertanto - al di là della presentazione delle nuova maglia fissata per domani sera - non sono previsti a stretto giro di posta novità sul futuro della Fiorentina, che nell’ipotesi del doppio preliminare sarebbe costretta di fatto a mandare in campo una squadra priva di svariati pezzi da 90 ed infarcita di ex Primavera.
Parlavamo poc’anzi del nuovo assetto societario: con i Della Valle ancora in Asia per qualche giorno, anche sotto l’aspetto della possibile rivoluzione in dirigenza ci sarà da aspettare ancora un po’. Il nome di Pantaleo Corvino resta ancora una pista molto calda e al di là di tante smentite sia della società che del diretto interessato (che cozzano, però, con le conferme di molti addetti ai lavori…) il matrimonio tra la Fiorentina ed il ds di Vernole potrebbe nuovamente essere celebrato nel giro dei prossimi 10 giorni. Durante i quali da un lato Corvino dovrebbe riuscire a liberarsi economicamente dal Bologna (è atteso nelle prossime ore un incontro chiarificatore con il presidente felsineo Tacopina: ballano quasi 2 milioni di euro di buonuscita) e dall’altro la Fiorentina, con il referente unico Cognigni, dovrebbe comunicare a Daniele Pradè l’interruzione del rapporto in viola data la naturale scadenza di contratto tra poco più di un mese. Il ds romano sta lavorando, è vero (ha siglato il rinnovo di Vecino e sta portando avanti il discorso Danilo con l’Udinese, il nome più caldo per la difesa) ma è ancora in attesa che la società si pronunci su di lui. Un limbo non certo piacevole con il pesante fantasma di Corvino alle spalle.