LA BORSA DELLA PANCHINA VIOLA: IN NETTO RIALZO FONSECA, ULTIMO TENTATIVO PER GATTUSO. RANIERI È LIBERO, MA NON INTERESSA. CROTONE, ULTIMO ATTO DELLA STAGIONE
La panchina viola è quotata in Piazza Affari. Il borsino delle azioni regola l’innalzamento e l’abbassamento dei vari candidati semplicemente perché la Fiorentina ancora non ha deciso il sostituto di Iachini o comunque non ha comunicato l’eventuale decisione. La pista Gattuso si è raffreddata da qualche giorno per molteplici ragioni, vere e verosimili, non ultima quella del corteggiamento concreto della Lazio. Però la società viola tenterà nelle prossime ore un ultimo assalto. Gattuso era e resta l’obiettivo principale, prima di dichiararlo fallito ce ne vuole. Ringhio rappresenta la pietra angolare della realtà viola. Stante le oggettive difficoltà manifestasi nell’avvicinamento al tecnico calabrese, i viola si sono guardati attorno, tanto che adesso il nome di Fonseca, allenatore portoghese in uscita dalla Roma, è diventato improvvisamente caldo. Nella Capitale gli ambienti giallorossi sono sicuri che Fonseca diventerà viola, felice di di questo trasferimento. Nelle priorità del lusitano c’è la permanenza in Italia e Firenze sarebbe l’ideale.
Fonseca ha curriculum, presenza, filosofia internazionale tra i segni più, mentre tra i meno si trova una non felice fase difensiva: in due stagioni alla Roma, sommando tutte le competizioni, sono stati 137 i gol subiti. Il settimo posto dei giallorossi è stato giudicato un fallimento dalla dirigenza romanista, a Firenze sarebbe stato un trionfo. Così va il calcio, a seconda della latitudine pallonara lo scenario si ribalta. E’ tutto relativo, insomma. Fonseca è sicuramente un “giochista”, pessimo neologismo della semantica calcistica che indica quell’allenatore portato alla costruzione e non alla distruzione della tattica avversaria. Il club viola è orientato verso un tecnico giovane e frizzante sul piano della manovra. Ranieri, ad esempio, è ufficialmente libero, non ha trovato accordo per il rinnovo con la Samp. Verrebbe volentieri a Firenze, sarebbe un ritorno dopo il giro del mondo, ma non interessa alla Fiorentina perché, appunto, la scelta dovrà ricadere su un altro profilo per una motivazione generazionale.
Alternative? Esistono, resistono, sempre pronte a saltar fuori se si verificassero nuovi problemi. Juric sembra uscito dal radar viola, mentre all’estero c’è un pianeta più o meno esplorato: Marcelino, Tedesco, Garcia e avanti così. Intanto stasera alle 20,35 ci sarà l’ultimo atto di una stagione tutt’altro che indimenticabile: a Crotone Iachini, che toccherà le 200 panchine in serie A, saluterà la sua avventura in viola. La speranza è di prendersi 3 punti per scollnare quota 40 e attestarsi a 42. Per carità, niente di trascendentale, ma sarebbe un altro piccolo passo. La prossima stagione comincerà il 17 luglio nel classico ritiro di Moena sperando che sia l’alba di un percorso diverso e migliore. La gente viola ne ha proprio un gran bisogno.