ITALIA, CHE UMILIAZIONE. PER ROSSI ORA SI SPALANCANO LE PORTE DI COVERCIANO. VIOLA, PRIMA LE CESSIONI POI I NUOVI COLPI
Finisce nel peggiore dei modi l'avventura della Nazionale italiana in Brasile. Colpo di testa di Godìn (l'uomo dai gol decisivi) ed azzurri a casa. Un'umiliazione in piena regola per il nostro calcio, già sull'orlo del declino a livello di club (dove il ranking è in picchiata) e da ieri sera ancora una volta costretto a leccarsi le ferite. Adesso si apre il ciclone post-Mondiale, con il presidente FIGC Giancarlo Abete che si dimetterà al pari di Cesare Prandelli (per il sostituto dell'ex tecnico viola il nome più accreditato è quello di Massimiliano Allegri, da escludere quello di Luciano Spalletti). Onore a Prandelli per l'atto di coraggio che ha avuto dopo un mondiale fallimentare al pari di quello del Lippi 2.0 nel 2010 e, di conseguenza, ottime notizie per Giuseppe Rossi.
Il numero 49 viola infatti è rimasto notoriamente molto deluso dalla sua esclusione dal novero dei 23 che sono volati verso il disastro brasiliano ed i suoi tweet al vetriolo non sono affatto piaciuti a suo tempo all'ormai ex ct azzurro, che difficilmente - se fosse rimasto sulla panchina della Nazionale - avrebbe pronti-via riconvocato il bomber della Fiorentina fin dalle primissime gare del nuovo ciclo azzurro. Con l'arrivo di un altro commissario tecnico, pertanto, le porte di Converciano torneranno senza dubbio a spalancarsi per Pepito, che adesso dal 7 luglio prossimo sarà a Firenze per iniziare nel migliore dei modi la stagione in maglia viola. Con tante grazie ai vari Balotelli, Insigne e Cassano che hanno reso la spedizione azzurra in Brasile indimenticabile.
Domani intanto (ma l'appuntamento potrebbe slittare ancora di qualche giorno) sarà finalmente tempo della tanto attesa assemblea dei soci in casa viola: l'argomento più importante su cui discutere - oltre alla formalizzazione dei rinnovi - sarà sicuramente quello relativo al budget di mercato, dove i dirigenti viola hanno fin d'ora già le idee chiare: prima di procedere a qualsiasi altro colpo dopo l'ingente esborso per Cuadrado, servirà prima vendere e mettere insieme un tesoretto abbastanza congruo per almeno un altro acquisto. In casa viola, dai vari prestiti, si radunerà di fatto una squadra intera: torneranno infatti alla base i vari Iakovenko, El Hamdaoui, Alonso, Lazzari, Cassani oltre ai giovani Babacar, Bernardeschi, Salifu, Ashong, Piccini, Acosty, Rozzio e Zohore. Un mix di veterani e giovani dai quali fare parzialmente cassa, anche soltanto risparmiando sugli stipendi di chi ripartirà a tempo di record.
I nomi cerchiati di rosso sui taccuini di Pradè e di Macìa, dicevamo, ci sono già ed i cognomi in cima alla lista dei desideri sono quelli di Bonaventura e Vrsaljko, che nel giro delle prossime due settimane potrebbero essere entrambi viola.