IL CICLO E' FINITO: TANTO DA CAMBIARE MA C'E' ANCHE IL RISCHIO DI PERDERE I GIOIELLI. IL VALZER DEL TECNICO: I NOMI DEL DOPO SOUSA

03.03.2017 00:01 di  Marco Conterio  Twitter:    vedi letture
IL CICLO E' FINITO: TANTO DA CAMBIARE MA C'E' ANCHE IL RISCHIO DI PERDERE I GIOIELLI. IL VALZER DEL TECNICO: I NOMI DEL DOPO SOUSA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

La verità è che l'atmosfera che si respira a Firenze è dura. Tosta. C'è un allenatore a fine ciclo come Paulo Sousa, con cui continuare vuol dire solo sopportarsi e non supportarsi. C'è un mercato sotto accusa, quello estivo prima e invernale poi. Nessuno degli acquisti piazzati dal dg Pantaleo Corvino si è dimostrato finora decisivo e incisivo in questa formazione. C'è una proprietà che, in un periodo di tensione, titola '4 milioni di buco di bilancio' e questo non aiuta certo gli animi ad essere rasserenati. L'unico raggio di sole è lo stadio ma, visti gli ultimi nefasti, siamo al "finché non vedo non credo". La realtà è però che del domani c'è poca certezza e se Federico Bernardeschi non ha ancora rinnovato allora qualche domanda è lecito porsela. La Fiorentina è di nuovo un cantiere aperto e dalle stanze dei bottoni ci si doveva render conto prima che il ciclo dei vari Gonzalo Rodriguez, Borja Valero e via discorrendo era finito prima di toccarlo con mano amara. Farlo a posteriori è facile, semplice, si butta via un'altra stagione e la bacheca resta sempre miseramente vuota.

Uno sguardo al futuro. L'allenatore in pole position resta Marco Giampaolo, nonostante le smentite di rito. La Fiorentina fa sapere di "pensare al futuro" e vivaddio. Perché il presente è grigio, vuoto, scevro d'emozioni. Maurizio Sarri è un sogno, Stefano Pioli una concreta alternativa e la sensazione è che il valzer dei tecnici ruoti attorno a questi tre nomi. Su Eusebio Di Francesco, nonostante la fortissima stima, c'è la sensazione di prendere un tecnico fin troppo simile a Vincenzo Montella.

Il domani e le ambizioni della Fiorentina influiranno chiaramente anche sul futuro dei giocatori. Gonzalo Rodriguez è destinato all'addio, Nikola Kalinic lo farà in estate con l'ambizione di andare in Premier League piuttosto che in Bundesliga. Gianluigi Buffon, non a caso, ha chiamato Federico Bernardeschi alla Juventus e sussurri torinesi dicono che sia lui il primo nome qualora non dovesse sbarcare in bianconero Alexis Sanchez. Le inglesi visionano Federico Chiesa ma in questo caso la sensazione è che resterà ancora a Firenze. Intanto per l'attacco è concreta la voglia di prendere Ilija Nestorovski dal Palermo e voci da Belgrado spiegano che Nikola Milenkovic sia davvero vicino ai viola. Il giocatore era stato accostato anche alla Juventus che non ha però preso in considerazione l'ipotesi. Su Milenkovic le relazioni sono buone, anche se i 5 milioni hanno fatto sobbalzare molti addetti ai lavori mentre nonostante il paragone con Ibrahimovic (chiaro, il venditore deve valorizzare la 'merce'), qualche perplessità su Dusan Vlahovic c'è nel rapporto qualità-prezzo. Il tutto, s'intende, con la mano lunga di Ramadani a dirigere le operazioni. Ma non è certo una novità, no?