I VIOLA ANCORA IN EUROPA. FA DISCUTERE IL FUTURO DI CORVINO. SARÀ RIDIMENSIONATO? DECIDE DIEGO. ARRIVA UN NUOVO MANAGER. STADIO, LA FIORENTINA NON VUOLE LIMITI DI TEMPO PER IL PROGETTO
Non è arrivata la settima vittoria consecutiva, ma sinceramente a questa squadra non me la sento di chiedere di più e comunque con il pari con la Spal, la Fiorentina resta a pieno titolo dentro l’Europa League. Hanno pareggiato anche Milan, Atalanta e Torino, ha perso la Samp. Se il campionato finisse oggi i viola andrebbero alla fase preliminare, un obiettivo insperato fino a poche settimane fa e sicuramente al di sopra delle aspettative e del livello tecnico del gruppo. Quindi un mezzo miracolo. Sarebbe un grande risultato, merito del lavoro di Pioli che ha dato una ottima organizzazione di gioco e di un gruppo di ragazzi motivati, pieni di valori, che hanno voglia di migliorarsi. Contro la Spal il primo tempo è stato ottimo, nella ripresa il calo è apparso evidente confermando i limiti quando c’è da fare la partita, ma soprattutto la scarsa freddezza sotto porta. L’occasione di rifarsi arriva subito, domani sera c’è la Lazio al Franchi e anche se l’avversario è complicato per tecnica e fisicità, la Fiorentina si esalta in certe partite. Dopo aver battuto la Roma, per par condicio, ci proverà anche contro la squadra di Inzaghi. La Lazio è forte fisicamente e, lo sappiamo, è la squadra che segna di più nel nostro campionato. Che fare? La Fiorentina ha la sua fisionomia e le alternative sono pochissime, non mi aspetto sorprese se non dettate dalla eventuale stanchezza di qualcuno. In difesa confermerei Milenkovic allargandolo sull’esterno e abbassando Biraghi dall’altra parte per andare a quattro, infatti sulla sua sinistra la Lazio potrebbe schierare il gigante Lukaku e spesso in quella zona gravita un altro molto forte come Milinkovic, separato solo una vocale da Milenkovic. Per il resto vedo Saponara e Chiesa dietro a Simeone in una sorta di 4-3-2-1 molto mobile.
Se i tifosi sono giustamente soddisfatti di questo gruppo che dà tutto per la maglia viola, anche la società non si nasconde, dopo il dramma del quattro marzo molte cose hanno preso un’angolatura diversa. Adv era presente anche nel week end scorso, farà di tutto per arrivare almeno domani per la partita. Vedremo. E se i programmi definitivi saranno fatti soltanto a campionato finito, si sta comunque lavorando anche per il futuro. Vi ho già scritto che l’idea di massima è quella di confermare una decina degli attuali giocatori, più o meno i titolarissimi, e di comprare 4-5 altri elementi da Fiorentina, in grado di portare qualità. Attorno a questo gruppo-base, 5-6 giovani di prospettiva fra Primavera e nuovi ingressi.
Ci si interroga, soprattutto nella tifoseria, anche sul futuro di Pantaleo Corvino reduce da due stagioni difficili, non all’altezza delle aspettative e della sua fama. Se con le cessioni ha portato soldi in cassa, la ricostruzione non è piaciuta neppure in società. Dopo la conferenza stampa di fine mercato e le successive polemiche, il primo febbraio scorso, la seconda avventura di Corvino in viola sembrava davvero al capolinea. Come è facile immaginare, il dramma di Astori ha azzerato tutto. E se è vero che oggi il Dg viola sembra più saldo anche in virtù di un contratto, la sensazione, come si dice, è che le bocce non siano ferme. Al di là di una squadra sicuramente piena di lacune, molti in società discutono il potere di Corvino nel mondo del mercato che ha equilibri nuovi dai quali lui sembra ai margini. Anche i sistemi di lavoro sembrano per certi versi superati. Adv non è mai stato entusiasta del ritorno di Corvino deciso a suo tempo da Ddv. Qualcuno si chiede, ma perché lo hanno ripreso due anni fa se non tutti erano convinti? Per un motivo molto semplice. Diego aveva deciso di uscire dal calcio e facendo un passo di lato pensò di dare le chiavi della Fiorentina a un manager scafato, che conosce la città, che aveva voglia di ritornare. Una sorta di ponte verso il disimpegno prima, l’addio poi. Oggi però la prospettiva è cambiata. I Della Valle sono tornati e, secondo quel che si percepisce, hanno intenzione di impegnarsi ancora di più in prima persona. Per lo stadio, ma non solo per quello. Se la linea sarà questa, difficile immaginare un accentratore assoluto come Corvino. Il futuro dovrebbe prevedere una gestione manageriale, più condivisa fra tutte le componenti, più discussa, con il coinvolgimento totale di tutte le risorse che Corvino non ha mai valorizzato. Anche a Bologna ruppe perché la società decise di far partecipe del mercato anche l’allenatore Donadoni.
L’idea sarebbe quella di prospettare una organizzazione diversa. In sostanza Corvino rimarrebbe come direttore delle operazioni di mercato, dietro le quinte, spogliato però di tutta l’attività pubblica di partecipazione e di comunicazione. Cosa che sta già accadendo. Come avrete notato, dalla conferenza stampa del primo febbraio, Corvino non ha più parlato. Non è più apparso in tv e tutto quello che eventualmente dirà in futuro, dovrà essere prima autorizzato e poi concordato con la società. Fra l’altro sta per entrare in società una nuova figura, un manager tra comunicazione e immagine, cercato attraverso una società internazionale di "cacciatori di teste" con sede a Milano proprio di fronte alla Tod's, che avrà il compito di modernizzare la faccia esterna della Fiorentina e di metterla al passo con i tempi, sfruttando anche le potenzialità dei social. L’ingresso del nuovo manager dovrebbe avvenire a fine stagione.
Insomma, qualcosa si muove. La Fiorentina sta davvero cercando di migliorare il suo futuro, di cambiare pelle, per rilanciare. In attesa che Ddv, anche lui probabilmente a fine stagione, spieghi i programmi, vanno avanti i piani per il Centro Sportivo Giovanile e la Cittadella Viola, impropriamente chiamata stadio. Non è vero, come si era sparsa la voce, che la scelta del centro giovanile sia caduta su Bagno a Ripoli. Resta un’opzione, forse in pole, ma la decisione finale non c’è ancora.
E’ vero, invece, che la Fiorentina vorrebbe la decadenza completa di qualsiasi limite temporale per la presentazione del progetto esecutivo dello stadio. Come ricorderete la data fissata per il 31 dicembre scorso è stata ora spostata ad ottobre. Cosa dice la Fiorentina? Come faccio a completare un progetto esecutivo che costa una cifra tra i sette e i dieci milioni, se non so ancora quando e se davvero lo stadio si potrà fare e soprattutto se non ho la piena disponibilità dell’area per farla studiare morfologicamente dai tecnici, visto che c’è ancora il mercato da spostare e non si sa quando andrà via?
Il comune si sarebbe aspettato invece che la Fiorentina andasse avanti comunque con il progetto esecutivo. E’ un problema tecnico di sicuro, ma anche di certezze assolute che ancora mancano. Ora il sindaco, per superare l’empasse, vorrebbe dare una accelerata approvando in giunta la variante urbanistica, e parallelamente allungando i tempi, senza limiti, per la presentazione del progetto esecutivo della Fiorentina. Nel frattempo molti scoprono ora che Della Valle ha già un socio disponibile a investire il cinquanta per cento dei 400 milioni previsti per la Cittadella. Lo dissero già durante la presentazione del plastico in palazzo Vecchio, ma come sostiene il saggio "nella comunicazione non c’è niente di più inedito dell’edito".