HA VINTO FIRENZE, SMS AI DELLA VALLE
Ha vinto Firenze. Prima di una squadra che pur giocando male ce l’ha messa tutta portando a casa tre punti decisivi. Prima di un allenatore che ha rivoltato l’assetto come fosse un calzino alla disperata ricerca di una piega giusta. Prima di una società che in settimana ha fatto normali cose di calcio – ma che a questa latitudine diventano evento –, come stare ad esempio in ritiro con la squadra. Andrea Della Valle ha cenato con i viola e pernottato nel loro hotel. Può sembrare un piccolo gesto, ma considerando la tendenza generale, non lo è.
Ha vinto Firenze anche se non sono mancati alcuni cori velenosi e uno striscione di graffiante ironia fiorentina che ha incassato un applauso da tutto lo stadio. Ma la politica di abbassare i prezzi ha aiutato chi voleva aiutare la Fiorentina. I 26mila del Franchi sono venuti per spingere la Fiorentina, non affossarla. La Fiesole, cuore caldo dei viola, ha cantato per tutta la partita. Fischi, è vero, alla fine del primo tempo per la mediocrità dello spettacolo, ma appena ricominciata la partita, il vento ha soffiato nuovamente a favore della squadra.
Anche la settimana è stata giusta: tutti hanno capito che dopo la terza sconfitta consecutiva, la Fiorentina rischiava davvero tanto. E’ scattato il tam-tam, una sorta di unità di crisi che ha caratterizzato da sempre i momenti bui della storia viola. Il bene comune, cioè l’interesse della Fiorentina, è stato messo davanti a tutto: problemi, criticità, errori non sono scomparsi dalla testa della gente, ma per un istante sono stati confinati in un angolo, per dare priorità alla salvezza. L’appello di rimandare i processi a maggio è stato recepito. Era stata chiesta unità e questa c’è stata.
Società e proprietà devono fare tesoro di questo atteggiamento, non a caso il club manager Guerini ha portato in sala stampa i ringraziamenti di Andrea Della Valle. Firenze brontola, ma non è ingrata. Firenze ha mandato un ideale sms al vertice del club: i permali vanno accantonati, bisogna parlarsi. Il dialogo è sinonimo di incontro, mentre l’arroccarsi su posizioni di orgoglio fine a se stesso, porta alla distruzione.
Firenze c’è. E ci sarà sempre. Dovranno esserci anche i Della Valle. Questi due elementi, quando hanno marciato fianco a fianco, hanno prodotto risultati formidabili. Intanto la salvezza, poi la ricostruzione. Disegnando un progetto che evidentemente, stando a quello striscione, sfugge ancora a molti.
Mario Tenerani
giornalista de Il giornale della Toscana