GRILLITSCH, BEL COLPO. GIOCATORE DUTTILE, QUALITÀ E QUANTITÀ. PINAMONTI OK, SUAREZ COSTA TROPPO. PORTIERE: VIA DRAGOWSKI, POI IL NUOVO. ITALIANO, TUTTO PRONTO PER LA FIRMA. VERTICE FORSE OGGI. STADIO, ORMAI È UN CINEMA
Florian Grillitsch dovrebbe essere il primo colpo della Fiorentina. Il centrocampista austriaco, 27 anni in agosto, svincolato dall’Hoffenheim, sta per dire sì alla proposta della Viola e l’incontro finale per chiudere dovrebbe esserci già oggi.
Quattro anni di contratto a circa due milioni di euro netti a stagione è quello che i dirigenti viola hanno offerto al giocatore che ha una grande voglia di sbarcare nel nostro campionato dopo una vita in Germania fra Werder Brema e Hoffenheim.
Qualcuno lo sta facendo passare per un regista, l’alternativa a Torreira, ma trattasi di tutt’altro tipo di giocatore. Grillitsch, seguito anche da Milan e Roma, è il classico centrocampista di gamba, ma anche dotato di buoni spunti e qualità. Gran recuperatore di palloni, ha grande tempo negli inserimenti. Sicuramente meno tecnico di Torreira, ha grinta e fisicità, lo definirei un jolly di centrocampo, può ricoprire diversi ruoli, ma è talmente duttile che l’ho visto giocare in diverse occasioni anche come centrale difensivo e con i piedi che si ritrova potrebbe essere bravo a far ripartire l’azione da una posizione più arretrata. Comunque un’arma in più e un giocatore con caratteristiche e grande carattere che mancano al centrocampo viola.
Se si dovesse chiudere, soprattutto a parametro zero, questa sarebbe un’operazione molto intelligente visto che la sua valutazione fino a pochi mesi fa era di 15-18 milioni.
Grilli, io lo comincio a chiamare così per convenienza, ha giocato nell’Hoffenheim 130 partite segnando soltanto tre reti. In nazionale trentatrè gettoni e un gol, con l’Austria lo abbiamo visto proprio l’estate scorsa agli Europei contro l’Italia di Mancini negli ottavi.
Questo nome a sorpresa fa parte di tutto quel lavoro sotterraneo che stanno facendo gli uomini del settore tecnico e scouting della Fiorentina alla ricerca di parametri zero o giocatori funzionali a prezzi giusti, come vi dicevo nei giorni scorsi, e quindi da seguire con grande interesse.
So che Grilli non infiammerà la piazza, ma le squadre si costruiscono con giocatori funzionali al gioco e con caratteristiche che si sposano a quelle degli altri. Buon giocatore, punto. Speriamo si chiuda davvero al più presto perché il mercato è strano e le occasioni poche.
Su Dodo, ad esempio, ora si stanno lanciando in tanti. Era valutato trenta milioni e se la Fiorentina sta parlando di dieci è chiaro che diventa appetibile anche a chi l’aveva perso di vista. Pare che con la concorrenza aumentata le difficoltà ci siano e, ovviamente, le percentuali di vederlo a Firenze sarebbero calate. Tutto però è ancora fattibile.
Non finirò mai di spiegare come è il mercato a tutti quelli che rincorrono le voci e vogliono certezze che non ci sono. Almeno per ora. L’ultimo caso è Suarez offerto dal suo procuratore a mezza Europa. Ovviamente anche alla Fiorentina. Ma secondo voi, la Viola si può permettere di pagare cinque-sei milioni di ingaggio, magari per due-tre anni? Dunque…
Poi magari Rocco si innamora o il giocatore vuole imparare a parlare fiorentino, ma questo è un altro discorso.
Credo, come vi dicevo l’altro giorno, che la Fiorentina abbia in mano almeno due-tre soluzioni per i ruoli scoperti indicati da Italiano e in questi giorni si comincerà a stringere su qualcuno appena fatte tutte le valutazioni del caso.
Sul portiere, ad esempio, le idee sono chiare. Ma prima si vuole vendere Dragowski per evitare di avere troppi portieri in rosa e comunque deprezzare il polacco che ha buon mercato. Si cercherà di piazzarlo (Inghilterra?) a sette-otto milioni (la Fiorentina chiede dieci) per poi reinvestire quella cifra. Vicario è stato riscattato ieri dall’Empoli per nove milioni e, ovviamente, lo venderà soltanto dopo bella plusvalenza. Quindici? Forse oggi sono troppi, ma Corsi potrebbe anche decidere di tenere il ragazzo con la convinzione che fra un anno il suo valore potrebbe raddoppiare. La Fiorentina comunque guarda anche Cragno e Carnesecchi (s’è infortunato) e osserva l’affare Meret a Napoli. Con Ospina chiederà di essere ceduto.
Tornando ai giocatori nel mirino, la Fiorentina è attentissima anche a Pinamonti che l’Inter vuole vendere. S’è inserito il Monza e la concorrenza è forte, ma Pinamonti in mano a Italiano potrebbe fare l’ultimo gradino della sua carriera e lo sa. A Empoli ha segnato tredici gol, nel calcio della Fiorentina per me andrebbe oltre i venti. Ma venti sono anche i milioni chiesti dall’Inter. Nel mirino c’è sempre Joao Pedro, ma il Cagliari non si accontenta. E, come detto, attenti anche a Piatek con prestito rinnovato.
Non rifaccio tutti i nomi che conoscete, da Maxime Lopez a Sensi e compagnia. E non ripeto neppure che per Torreira si aspetta che l’Arsenal capisca che a quindici milioni a un anno dalla scadenza, l’uruguagio non lo compra nessuno. Spiraglio aperto. Per ora.
Ma tutto aperto e tanti nomi fino a quando non si comincerà a chiudere l’incontro con Italiano che ancora non c’è stato. Avrebbe dovuto esserci ieri, forse ci sarà oggi.
A Firenze c’erano tutti meno Ramadani. Forse è stato rinviato per questo o semplicemente per questioni organizzative. Cambia poco.
L’accordo per il prolungamento del contratto dell’allenatore fino al 2025 con ingaggio attorno ai due milioni con bonus c’è già come anticipato lunedì scorso e sicuramente si respira ottimismo. Mi dicono che l’intesa sarebbe arrivata a Milano dove si sarebbero incontrati in gran segreto lunedì scorso Barone e Ramadani, ma non avendo conferme ufficiali uso tutto questo con il beneficio di inventario possibile. Comunque cambia poco, come avete visto dalle foto, Italiano s’è affrettato a raccontare anche al suo staff in una cena romana come stanno le cose: tutti pronti per ripartire.
Come vi dicevo, l’incontro al vertice con l’allenatore servirà anche per programmare la campagna acquisti, ma anche cessioni. Un atto formale perché come capirete, anche qui c’è molta letteratura. Ci sono i telefoni, c’è Skype e non solo, i dirigenti viola e Italiano si parlano se vanno su qualche giocatore, chiedono ovviamente parere. Il summit è allargato e serve per un confronto, tutto qui.
Non aspettatevi che all’uscita qualcuno venga a dire prenderemo Caio e Sempronio, il mercato è fatto anche di occasioni e opportunità.
Mi piacerebbe però che finisse la negatività nata nelle ultime settimane. Credo che se la Fiorentina non avesse idee serie, non volesse crescere, Italiano non avrebbe accettato il rinnovo. E questo deve essere una garanzia. Poi vedremo nelle prossime ore se la firma con prolungamento diventerà davvero ufficiale o meno.
Intanto, devo dirlo con tutto il rispetto per le istituzioni, sta diventando imbarazzante la vicenda stadio. Si passa da una presentazione all’altra dopo quella interplanetaria nel salone dei Cinquecento si parla di stadio ogni quindici giorni, in ogni occasione, e non c’è ancora il progetto vero, solo disegni e slide.
L’altro giorno ci hanno detto che, addirittura, udite udite, ci saranno anche tanti bagni moderni. Vorrei vedere. E per leccare la stampa che ci sarà una tribuna spaziosa e posti per lavorare modernissimi. Per forza, li chiede l’Uefa altrimenti non dà la licenza per le Coppe…
Stanno lavorando, ma questa esposizione mediatica, da cinema, dà la sensazione di voler buttare fumo negli occhi, è sensazionalismo per acquisire meriti che non vedo. O voti per le prossime politiche? Meriti su cosa, poi? Non ricordo altre situazioni simili in altre città che hanno progetti in corso. Se qualsiasi amministrazione dovesse riparlare ogni quindici giorni sui programmi o sui piani in essere, saremmo frastornati dalla carta, dai video, dal niente. O al massimo dai sogni. E un po’ lo siamo.
Sarà che io sono per il fare e poco per il dire, ma Nardella è un sindaco veramente mediatico. Non solo per lo Stadio.
La ristrutturazione del mercato di Sant’Ambrogio, ad esempio, è già stata presentata diverse volte, l’ultima l’altro giorno. Fatto? Niente.
Neppure spostata la raccolta con smistamento dei rifiuti a dieci metri dai banchi alimentari che dovrebbe imporre l’Usl. Ma si può? Di cosa parliamo?
E tutti che abboccano e ogni quindici giorni, da marzo, scrivono e dicono di uno stadio meraviglioso, di un quartiere da favola, di un investimento incredibile. Ma chi l’ha visto lo stadio? Neppure un bel plastico, di quello veri, da collezione…
Come fate a giudicare?
E ricordatevi sempre che il settanta per cento di questi soldi li dovremo restituire all’Europa noi e i nostri figli quando lo stadio Rocco Commisso lo avrebbe fatto, sicuramente più bello, a spese sue.