FIORENTINA, È COME UNA VITTORIA. CONTRO TUTTO E TUTTI
La Fiorentina è dura a morire. In dieci e sotto di due reti, la squadra dimostra di avere un cuore grande così per riprendersi la partita, agguantando il Milan e provando nel finale addirittura a vincere. Sarebbe stata una beffa clamorosa, indigeribile per i tifosi viola dover accettare una sconfitta con una rete e mezzo del fischiatissimo Montolivo e con le decisioni contrarie di Tagliavento (incredibile per un internazionale dal 2007 l’eccessiva espulsione di Tomovic che ha di fatto falsato la gara). E’ l’ennesima dimostrazione che - oltre all’errore del fischietto di Terni - i tanti collaboratori a sostegno dell’arbitro non riescono ad evitare sbagli evidenti (il guardalinee ad esempio non è stato di aiuto). E' vero, il rigore concesso a Ljajic può essere generoso, ma la frettolosa decisione di cacciare Tomovic ha cambiato il match. Tagliavento è parso davvero inadeguato e spesso incapace di dominare il match. Il pensiero agli ‘aiutini’ avuti dal Milan nel recente passato non ha poi fatto altro che acuire le polemiche del pubblico viola di fronte a quello che stava accadendo sul terreno di gioco del Franchi.
Al quarto d’ora della ripresa la partita sembrava chiusa, peraltro con una Fiorentina che aveva già utilizzato due cambi. Per inciso si potrebbe obiettare, a posteriori, che è stato troppo rischioso forzare il rientro di Jovetic (che succederà per le prossime partite per il montenegrino?), ma di fronte a ciò che ha poi saputo fare la squadra, tutto passa in secondo piano.
E’ stata una Fiorentina compatta, che non si è data per vinta, che ha provato a riaprire la partita e che ha trovato un Ljajic formato super, mai visto così brillante e concreto. Si è preso il rigore, lo ha trasformato e ha dato il via ad una rimonta incredibile. Lo spirito battagliero dei viola è emerso in questa fase grazie ad un sostegno incredibile del pubblico: il due a due è un premio meritato alla squadra di Montella. Un’impresa che rende orgogliosi, così come importante è stata la trasforazione del rigore da parte di Pizarro, che si è fatto perdonare il sorprendente grave errore del primo tempo in occasione della rete di Montolivo. Un punto preziosissimo dunque. La corsa Champions probabilmente è definitivamente archiviata (qualche piccola chance forse resiste), ma la Fiorentina può ugualmente sorridere: nelle ultime sette partite dovrà seguire il cammino intrapreso oggi, giocando con un atteggiamento così forte e determinato.
Lorenzo Marucci