FIORENTINA, CHE SPLENDORE. CUORE E GIOCO: I VIOLA PRONTI A GRANDISSIME IMPRESE. TUTTE LE INTUIZIONI DI MONTELLA

03.11.2013 00:00 di  Lorenzo Marucci  Twitter:    vedi letture
FIORENTINA, CHE SPLENDORE. CUORE E GIOCO: I VIOLA PRONTI A GRANDISSIME IMPRESE. TUTTE LE INTUIZIONI DI MONTELLA

Eccola la Fiorentina in tutto il suo splendore, capace di far sognare di nuovo i tifosi. Regina della partita col Milan, e pronta a rilanciare la sua candidatura - per ora - almeno per il terzo posto. Napoli e Juventus sono ancora distanti ma la forza, la consistenza e l’eleganza della squadra di Montella inducono a pensare che l’impresa sia possibile. L’obiettivo può essere perseguito fino in fondo perché il gruppo viola ha la scorza dura, di quelle che non si abbattono facilmente. Dopo la sconfitta con il Napoli e il clamoroso ingiusto episodio dell’espulsione di Cuadrado, uno dei veri punti interrogativi riguardava la reazione della squadra. Pronta a reagire o scarica? La risposta è stata netta, ferma, senza esitazioni. Da San Siro esce una Fiorentina ancor più forte, sempre più consapevole dei propri mezzi. Mai in seria difficoltà, e capace di sopperire alle assenze. Il campionato è ancora lungo, siamo solo alla decima giornata e i viola sono in grado di regalare ottime soddisfazioni: il rientro di Gomez oltretutto è sempre più vicino e il sogno di vederlo esultare a ripetizione può riprendere corpo.

   E’ una Fiorentina che affascina anche per il senso tattico e le giocate di Borja Valero, sempre più signore del centrocampo: ormai sullo spagnolo è stato detto tutto, beata la squadra viola ad averlo (facciano semmai mea culpa le big spagnole che non gli hanno mai dato una vera e propria chance). C’è chi sostiene che per lui si possano far sotto Real Madrid o Barcellona: ma noi siamo sicuri che il suo Barca o il suo Real sia proprio la Fiorentina.

   Montella si sta intanto confermando un tecnico acuto e raffinato: il rilancio di Vargas è anche la sua vittoria. Lo ha prima inserito gradualmente, attendendo il suo pieno recupero e quando lo ha schierato per la prima volta da titolare è arrivato addirittura il gol (il secondo, il primo lo aveva segnato col Parma). E poi la scoperta di Matos, ormai un titolare aggiunto per la Fiorentina: questo ragazzino arrivato da Bahia non ha paura di niente, ha un passo che non tutti riescono a tenere. E soprattutto ha dimostrato di avere la personalità adatta per sfondare. In assenza di Gomez sembra il partner giusto per Rossi, altrimenti troppo solo e isolato. Senza dimenticare Vecino, anche lui cresciuto dall’inizio della stagione e destinato ad avere sempre più spazio.

  L’impressione è che progressivamente la Fiorentina inizi anche a maturare nella gestione delle partite: il ricordo del match perso con l’Inter a San Siro era ancora fresco e invece stavolta non ha mai sofferto, salvo nei dieci minuti iniziali della ripresa. La festa insomma può ricominciare, dopo la rabbia e la delusione di mercoledì scorso. Pandurii e Sampdoria gli impegni prima della sosta, poi si riprenderà con la gara in trasferta con l’Udinese, il 24 novembre. Quel giorno potrebbe esserci anche Gomez…

Lorenzo Marucci