ECCO I PIANI DELLA FIORENTINA DA QUI A GIUGNO. IL DISCORSO DI DIEGO. ADV E I TIFOSI. VENERDI’ IL CDA. IL BUDGET DEL MERCATO. I CAMPINI AD ASTORI. LE DECISIONI A GIUGNO. ANCHE CORVINO SOTTO ESAME
E’ tornato a parlare il presidente operativo Cognigni, prima e dopo la partita di Torino: la Fiorentina si sta rimettendo in moto cercando faticosamente di metabolizzare il dramma di Astori. Si stanno delineando le linee guida per i prossimi mesi che in parte erano già state decise prima della tragedia. Proviamo a ricapitolare.
1) La Fiorentina non è più in vendita. Manca una comunicazione ufficiale, ma Diego ha deciso
2) Il riavvicinamento della proprietà alla tifoseria e alla città continuerà fino a trovare una base positiva per una ripartenza.
3) Andrea sarà presente anche nella partita interna con il Crotone e riprenderà regolarmente il suo rapporto e il suo posto. Diego ha in agenda un viaggio all’estero, sta comunque provando a esserci anche lui. E comunque lo farà sempre più spesso.
4) Andrea starà sempre più accanto alla squadra, sarà spesso a Firenze anche per confrontarsi con l’allenatore e il comparto tecnico per le mosse future.
5) Come vi abbiamo anticipato, è crollato anche il muro con i tifosi. Adv ha detto sì a un incontro ristretto con i leader della tifoseria. Un chiarimento a tutto tondo per mettersi il passato alle spalle. Le diplomazie, chiamiamole così, sono al lavoro per organizzare. Di sicuro l’incontro ci sarà entro il mese di aprile.
6) Sempre fra aprile e maggio, prima della fine della stagione, toccherà a Diego parlare pubblicamente per dire quello che sarà del rapporto della famiglia con Firenze e del futuro della Fiorentina
7) Intanto per venerdì prossimo è in programma un consiglio di amministrazione per i bilanci nel corso del quale saranno gettate le basi economiche per la campagna acquisti. I conti sono tornati nei parametri, presto cadrà il vincolo dell’autofinanziamento e sarà valutato anche l’innalzamento del monte-ingaggi, ma questo forse nel Cda successivo.
8) Si stanno valutando tutte le cose da fare per onorare al meglio la memoria di Astori. La speranza è quella di ottenere il via libera quanto prima per poter intitolare i campini al numero tredici viola con una cerimonia pubblica che coinvolgerà anche l’amministrazione comunale.
9) Per il futuro l’idea di base è quella di allestire una squadra in grado di competere per l’Europa League già dalla prossima stagione.
10) A fine campionato sarà fatto un bilancio tecnico, ma le idee sono già abbastanza chiare. Si ripartirà con quindici-sedici giocatori da Fiorentina, validi, più un contorno di giovani di grande prospettiva della Primavera, ma non solo.
11) In linea di massima c’è l’intenzione di comprare due terzini, un attaccante forte e un centrocampista. Ora, purtroppo, servirà anche un quarto centrale difensivo. Per il portiere l’idea è quella di riscattare Sportiello, la cifra non è enorme.
12) La Fiorentina farà di tutto per resistere alle offerte e vuol convincere Chiesa a restare un altro anno. Il ragazzo vuol restare e resterà felice se la Fiorentina costruirà una squadra più forte che lo aiuti anche a crescere.
13) A fine stagione sarà valutato anche il lavoro dei manager e non sono esclusi nuovi ingressi a livello dirigenziale. Il mercato di Corvino non ha convinto appieno, anche il direttore dell’area tecnica non è sicuro della riconferma.
14) Pioli invece ha la completa fiducia della società e dei Della Valle in particolare. Piacciono i valori umani, l’equilibrio. Come ha gestito un gruppo di ragazzi che tecnicamente non sono il massimo, ma ha tirato fuori da loro tutto e di più. Ne ha fatto un squadra in campo e fuori.
15) Per le infrastrutture sono giorni decisivi per la scelta dell’area per il Centro Sportivo delle giovanili, in pole è tornato Bagno a Ripoli, con una spesa che si aggira attorno ai quindici milioni.
16) Sullo stadio nessuno molla. La Fiorentina spera che corsi e ricorsi vengano ridimensionati e l’iter burocratico sia rapido. Nessuno molla, i soci finanziatori ci sono. L’obiettivo è il solito: fare prima possibile. Nessuno però vuole più sbilanciarsi sui tempi.