DIEGO CARICA LA SQUADRA. E GLI... OCCHI DELLA TIGRE DI RONCAGLIA CONTAGINO LA FIORENTINA
Restare attaccati al treno dell’Europa che conta. La lotta si fa sempre più dura, ma è adesso che la Fiorentina deve provare a produrre il massimo sforzo. Senza dimenticare, beninteso, che quanto fatto da quest’estate ad oggi merita senz’altro tanti elogi. Ora però è il momento di far vedere che la Fiorentina è davvero una squadra di personalità anche in trasferta e che per la fase finale del campionato è tornata pure una condizione atletica incoraggiante. L’obiettivo terzo posto sembra difficile, ma non impossibile. Il Milan viaggia a velocità spedita, ma dovrà ancora presentarsi a Firenze per lo scontro diretto, il 7 aprile. E arriverà al Franchi o con la testa alla Champions (se passerà il turno, il ritorno dei quarti sarà il 9 e 10 aprile) o alle prese con un eventuale contraccolpo per l’uscita dalla coppa. Insoma, può ancora rallentare. Ecco perché i viola devono cercare di non perdere terreno, ci sono lo spazio e il tempo per sognare: un colpaccio stasera potrebbe regalare ai viola la benzina necessaria per uno sprint entusiasmante. Non è un caso che Diego Della Valle ieri sera sia stato nel ritiro viola a Roma per dare la carica alla squadra: mister Tod’s ormai è di nuovo coinvolto al cento per cento nella Fiorentina (e la vicenda stadio che si sta sbloccando probabilmente è un ulteriore tassello che lo riporterà al centro del club), sente la partita e ha voluto dare pure la sua personale spinta al gruppo.
Diego Della Valle si muove nelle occasioni importanti e la sfida di oggi vale come un bivio per l’Europa.
Nelle settimane scorse Montella ha parlato di mancanza di praticità a proposito delle partite esterne della Fiorentina. Tante occasioni create e non concretizzate, partite perse per errori banali. In molti hanno parlato anche di mancanza di cattiveria della squadra, che troppo spesso si è fatta rimontare. Stavolta però il rischio potrebbe essere ridotto, o almeno ci sarà chi proverà a rendere ancor più ‘agguerrita’ la Fiorentina. Montella ha spiegato ieri, alla vigilia del match con la Lazio, di aver visto in settimana un Roncaglia letteralmente ‘assatanato’. Dopo qualche turno di stop, l’argentino sembrerebbe essere tornato quello di inizio stagione, sicuro, determinato, grintoso, pronto a riprendersi il posto, ma forse non da oggi. E allora - anche se dovesse partire dalla panchina- dovrà trasmettere la sua carica, dovra' essere il simbolo della squadra che è 'affamata'. Gli occhi della tigre di Facundo dovranno davvero essere quelli di tutta la Fiorentina. Che magari dovrà riuscire a fare un mix tra la bellezza e la praticità. Domenica scorsa i viola hanno dimostrato di saper essere anche concreti. Ripetersi è fondamentale.
Lorenzo Marucci