DELIO DEVE RESTARE. IN ALTERNATIVA SOLO PRANDELLI
Io ho ancora negli occhi il suo pianto vero e sincero quando Zamparini decise di esonerarlo dal Palermo. Quel giorno mi è rimasto impresso ed in un attimo è stato come tornare indietro nel tempo, un flashback che mi ha fatto ricordare la commozione di Prandelli quando le strade con la Fiorentina si sono divise. Il paragone non è casuale. Ed è poi quello che vuole essere il senso della mia riflessione. Io cambierei un maestro di calcio solo con un altro maestro di calcio, soprattutto se si vuole ricostruire da zero e valorizzare i giovani. Per cui il mio pensiero è uno solo: Delio deve restare anche il prossimo anno ma se proprio non si può confermare c’è solo un’alternativa: Cesare. Il resto mi sembra un po’ avventuroso, anche se ho grande stima per un giovane allenatore che in un prossimo futuro mi piacerebbe vedere sulla panchina viola. Sto parlando di Stefano Pioli. Ma torniamo a Delio. Uso un tono confidenziale, anche se non ho ancora avuto il piacere di conoscerlo a fondo ma solo di vista, perché lo stimo davvero tanto, è una questione di pelle. Mi è capitato spesso di portarlo ad esempio anche quando non era in viola. Credo nel suo lavoro e nel suo modo di rapportarsi. Anche prima della clamorosa sconfitta con la Juventus ero dello stesso parere, quando i Della Valle lo hanno scelto ho sempre pensato che fosse la soluzione più giusta per la Fiorentina. Sono certo che la valutazione corretta su questo allenatore possa essere fatta solo dopo una preparazione estiva, una squadra costruita con giocatori voluti e scelti da lui. Non è un traghettatore e neanche una scialuppa di salvataggio da prendere prima del naufragio. E’ un uomo da progetto, lo abbiamo sempre saputo. Gli ultimi risultati gli stanno dando ragione, ma l’analisi non può e non deve essere circoscritta all’ultimo mese. Io non so se la società ha qualche dubbio ma Delio Rossi è uno dei migliori allenatori in circolazione. Con grande umiltà lui stesso prima della gara con l’Inter ha ribadito che questa è la stagione più difficile della sua carriera. E sono convinto che dentro di sé abbia una grande voglia di ripagare la fiducia non solo della Fiorentina ma di una tifoseria che non lo ha mai contestato neppure nei momenti più bui e grigi. E ci poteva anche stare, il calcio è così. Invece no. Il prossimo potrebbe essere il grande anno di Delio Rossi a Firenze, lui lo ha fatto capire chiaramente. Un fattore che non deve essere sottovalutato. Comunque andrà a finire questa avventura (anche se ha un altro anno di contratto) spero che dopo la certezza matematica della salvezza per lui ci possa essere un lungo applauso. Ma se non dovesse restare, mi aspetto di rivedere Prandelli, magari con un programma quinquennale, è un’ipotesi difficile ma non impossibile. In fondo anche lui come Delio non ha finito il suo lavoro a Firenze e sarebbe felice di ricominciare qui dove ha lasciato un pezzo di cuore.
Niccolò Ceccarini
giornalista di Radio Toscana