COSA SERVIREBBE ALLA FIORENTINA NEL MERCATO DI RIPARAZIONE E COSA A LIVELLO DI PROGETTO. STADIO: DI NARDELLA LA PRIMA MOSSA, TOCCA AI DELLA VALLE
E' il momento degli alti, per la Fiorentina, e Firenze si augura che restino tali. Il pareggio contro il Napoli e la vittoria contro la Sampdoria sono i frutti del lavoro di Stefano Pioli ma anche di arrivi estivi che stanno dando i propri germogli. Su tutti Jordan Veretout, che non sarà Nainggolan, ora e mai, ma che è certamente la miglior scoperta dell'estate di Corvino. Sa abbinare le due fasi, ha cuore, ha corsa, ha tiro e, soprattutto, "è felicissimo a Firenze". Che lo dica l'agente, come fatto ieri su queste colonne, è cosa importantissima in un momento dove i procuratori si scontrano con le società (vedi Raiola vs Milan).
Certo, la Fiorentina è migliorabile. Ci sono giocatori che sono fuori dal progetto, alcune pianticelle che non stanno sbocciando perché senza spazio, altri ruoli da colmare. La Fiorentina è partita con un'idea tattica di gioco ma si è poi accorta, anche per sfruttare al meglio le caratteristiche di Benassi, di dover giocare col 4-3-3. Per questo urgerebbe una mezzala, un incursore, che già conosca il campionato italiano. Mario Sconcerti dice "Barella" e l'identikit è proprio quello. Purtroppo il campioncino del Cagliari vale cifre distanti dalle mire viola, ma l'idea per rinforzarsi deve essere quella. Una certezza e di prospettiva.
Poi un terzino. Forse due. La realtà è che Bruno Gaspar e Maxi Olivera, provati e ribaditi, non si sono mostrati finora all'altezza. Biraghi sta faticando ma nella rosa può starci mentre Laurini è un titolare d'affidamento. Ne servono però certamente due, perché l'ex Guimaraes e l'uruguaiano sono due scommesse perse, a differenza di Veretout. Capita. Così come capita di ritrovarsi in mano un caso scottante come quello di Milan Badelj, il cui addio sembra scontato, resta da capire se a gennaio (monetizzando) o in regime di svincolo in estate. Il Milan c'è, Atletico Madrid e Siviglia pure, la Roma (soprattutto) idem. Resta da risolvere il rebus Khouma El Babacar, che sta capendo che lo spazio da titolare suo malgrado è di Giovanni Simeone e che in Inghilterra ne troverebbe a bizzeffe. Poi, con quell'ingaggio, la Fiorentina lo libererebbe senza fare le barricate, a patto che sia il giocatore a chiederlo.
Infine la società. Serve più presenza, soprattutto economica, ma è una vecchia storia. Servirebbe più presenza anche in ambito decisionale, nei momenti scottanti. Chiedere chiarezza sul progetto da parte dei tifosi è legittimo. Chiedere la presenza in loco vano, pure futile, ma dopo le parole di Nardella sullo Stadio, "spostiamo a Castello i mercati generali e liberiamo l’area per il nuovo stadio della Fiorentina. Il Comune sta facendo la propria parte", c'è da attendersi già dalle prossime ore la risposta della proprietà. In un senso o nell'altro. E' il passo che i Della Valle devono fare, per riavvicinarsi a Firenze.