CONTESTARE È INGIUSTO, MA DIECI GIORNI DI MERCATO SENZA INNESTI E' UN ERRORE GRAVE. TRE ARRIVI SONO NECESSARI PER UNA ROSA CON LA COPERTA CORTA: IL MESSAGGIO DI SOUSA E' CHIARO
Contestare la proprietà della Fiorentina è sbagliato ed ingiusto. Opinioni e pareri, s'intende, nessuna verità assoluta. Però chiudere il girone d'andata in alta quota, dopo gli scossoni d'estate, è già un bel traguardo. Certo è che gli animi dei fiorentini viaggiano su due piani e due binari che corrono paralleli, sin da fine agosto: un allenatore che stupisce, che sorprende, ed una dirigenza che, giusto per riprendere le parole dell'allenatore tanto per non essere tacciati di polemismo a prescindere, "non programma".
Gli acquisti arriveranno ma, come già successo in estate, in ritardo. Perché, vien da chiedersi? Perché? Lisandro Lopez sarà l'unico centrale difensivo al mondo con le caratteristiche perfette per il gioco di Paulo Sousa? Si aspetta la risposta del Benfica, ma la situazione è semplice. Il portafogli fiorentino non si apre, sicché il Benfica non molla e non cede. Alle condizioni viola. Lopez era obiettivo in estate, figuriamoci Jason Denayer: negli ultimi giorni della scorsa cessione, la Fiorentina era molto, molto fiduciosa. Era quasi certa di aver chiuso il colpo ed ora che trova poco spazio col Galatasaray, dove è in prestito dal Manchester City, può arrivare in prestito. Il punto è che serve uno pronto, magari anche due. Col Milan sarà squalificato anche Gonzalo Rodriguez e dietro non ci sono alternative.
Vedere, con la Lazio, Marcos Alonso esterno destro è la fotografia della rabbia di Sousa. L'allenatore, come fatto in passato anche da Vincenzo Montella, non ha certo fatto mancare frecciate e stoccate. Non capisce e non comprende perché debba spremere alcuni giocatori o schierarne altri fuori ruolo. Non comprende, l'allenatore lusitano, così come i tifosi della Fiorentina, perché la proprietà non voglia fare quel salto. Sì costoso ma non lunghissimo, per diventare grande. C'è un gioco, c'è una grande ossatura, la rosa va però rifinita e ritoccata. Migliorata. A centrocampo la dirigenza cerca un giocatore che conosca la Serie A. Alberto Grassi è un giocatore sul quale, per esempio, c'è già l'ok di Sousa che lo investirebbe subito del ruolo di vice-Vecino. L'Atalanta chiede 10 milioni, ma con Ante Rebic o Ryder Matos nell'operazione, e con la cifra ribassata, la Fiorentina può chiudere. E sull'esterno destro? Sousa spera che un giocatore arrivi anche lì, confermare Matos sarebbe una scelta di ripiego e tatticamente non gradita al lusitano (non tecnicamente). Un giocatore di corsa, di spinta, un Kuba più offensivo che permetta a Bernardeschi di tornare nei due dietro la punta. Da Andy Najar a Lassana Bangoura del Rayo Vallecano, i nomi sono tanti e questi solo spunti. Così come per la difesa lo sono pure Eder Alvarez Balanta e Thomas Heurtaux, l'uno al River e l'altro all'Udinese. A prescindere dai nomi, che poi contano e tanto, c'è anche un altro fattore, però. Il tempo. Che stringe. La Fiorentina ha già sprecato dieci giorni, dopo mesi di tempo per programmare.
Di Marco Conterio
Caporedattore, Tuttomercatoweb.com