CONTATTO DDV-CORVINO, SI SBLOCCA IL MERCATO. LA PROPRIETÀ SI RIAVVICINA E RASSICURA ANCHE PIOLI. ARRIVANO 3-4 GIOCATORI. SI STRINGE PER LAXALT. OGGI ARRIVA EYSSERIC. NEL MIRINO ANCHE UN ATTACCANTE, UN ESTERNO E UN CENTROCAMPISTA

08.08.2017 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
CONTATTO DDV-CORVINO, SI SBLOCCA IL MERCATO. LA PROPRIETÀ SI RIAVVICINA E RASSICURA ANCHE PIOLI. ARRIVANO 3-4 GIOCATORI. SI STRINGE PER LAXALT. OGGI ARRIVA EYSSERIC. NEL MIRINO ANCHE UN ATTACCANTE, UN ESTERNO E UN CENTROCAMPISTA
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© foto di Federico De Luca

Diego Della Valle è tornato a interessarsi direttamente della Fiorentina e questa non è una svolta da poco. Negli ultimi giorni ci sono stati diversi contatti diretti con Pantaleo Corvino, è il segnale che anche la proprietà vuole capire come mai a meno di due settimane dall’inizio del campionato la squadra viola non abbia ancora una fisionomia certa.

Evidentemente la preoccupazione, come è logico che sia, non è solo della tifoseria e della città in generale, ma anche dei Della Valle.

Ci sarebbe da dire finalmente. Il senso di abbandono, l’incertezza sul futuro e la Fiorentina in vendita, di sicuro hanno contribuito alle grandi difficoltà incontrate sul mercato e non solo

Che succede? Come mai Firenze non ha più appeal? Perché è così difficile comprare giocatori di buon livello e convincerli a vestire la maglia viola?

Tutte queste domande se le è fatte anche Ddv perché se è vero che resta l’intenzione di vendere la società e il calcio non lo diverte più, è altrettanto vero che la Fiorentina è ancora sua, non può e non deve essere svalutata più di tanto. Soprattutto a livello di immagine il messaggio passato che ci sia una intera squadra in svendita, che la Fiorentina sia un supermercato, ha dato parecchio fastidio.

Sono queste le preoccupazioni di Ddv che quando ha richiamato Corvino un anno fa gli ha chiesto di dare un occhio ai bilanci e ringiovanire e questo è vero, ma forse non pensava che il Dt incontrasse così tante difficoltà nel rifare la squadra.

Perché comprare tanti giocatori da poco? Come mai non vengono reinvestiti i soldi incassati in elementi più forti?

A queste domande Corvino risponde che i prezzi dei giocatori sono "drogati" che a certe cifre imposte dal mercato lui non compra. In generale forse ha ragione, ma visto che in questo sistema ci devi stare, qualcosa va fatto per evitare di ridursi a livello troppo basso, non degno di una società come la Fiorentina.

Ecco allora dove si è inserito Ddv, ha dato l’ok a Corvino per operazioni più costose. Quei tre-quattro giocatori che devono ancora arrivare dovranno essere di un livello tecnico superiore, in grado veramente di dare quel qualcosa che oggi, oggettivamente, alla Fiorentina manca. Supportato dalla proprietà ora Corvino dovrà essere in grado di poter arrivare su giocatori di quel tipo e di quel livello, dovrà dimostrare che nel mercato conta ancora qualcosa, cosa che non è più certa.

Si spiega anche così, con il conforto di Ddv, l’operazione costosa purtroppo fallita per portare Emre Mor a Firenze con una spesa sopra i dieci milioni. E si spiega anche così il ritorno di fiamma (come già scritto mercoledì scorso) per Laxalt che Corvino aveva già seguito in gennaio e poi abbandonato perchè ritenuto troppo caro. Ora la Fiorentina lo vuole con la spinta di Pioli (lo ha avuto a Bologna) e se l’offerta è attorno ai 13 milioni più bonus potrebbe essere la volta buona. E’ vero che costa tanto, ma meglio giocatori così che le eterne scommesse corviniane da 3-4 milioni che spesso si rivelano non da Fiorentina.  Se questa è la nuova linea è logico aspettarsi nei prossimi giorni altri colpi del genere o ritorni di fiamma su giocatori "cari" tipo Politano o Jese.

Dato da tempo per scontato il trequartista Eysseric che finalmente il Nizza ha liberato e oggi sarà davvero a Firenze per le visite, oltre all’esterno sinistro basso che serve come il pane, l’idea è quella di spendere anche su un attaccante destinato a sostituire Kalinic, un esterno d’attacco e un centrocampista. Tutta gente di qualità.

Di questo, naturalmente, è informato anche Pioli. E’ chiaro che l’allenatore abbia manifestato le sue perplessità alla proprietà, in fondo ci mette la faccia. In cambio anche lui ha ricevuto dai Della Valle le rassicurazioni che il progetto va avanti, che nonostante i ritardi la squadra alla fine avrà la sua dignità.

Non c’è tanto tempo, ma Corvino deve superare il test per dimostrare di essere ancora all’altezza di una piazza importante come quella di Firenze. Ora tocca a lui mettere le caselle giuste, la proprietà le vuole e le aspetta.

La svolta di Ddv ha diverse logiche, non solo quella relativa al mercato e alla squadra. Nelle ultime settimane anche dai manager viola sono arrivate delle sollecitazioni e dei consigli a cambiare rotta. Il disinteresse poteva essere la reazione istintiva a situazioni non gradite (la contestazione), ma a mente fredda è illogico lasciare la Fiorentina come è stata lasciata negli ultimi mesi. In fondo è sempre un ramo delle aziende Della Valle e anche in ottica cessione non esiste far svalutare tanto un prodotto.

Fra l’altro in città nell’ultimo anno si è lavorato molto per creare un terreno diverso, buttare via tutto sarebbe assurdo.

Se Andrea Della Valle deve ancora liberarsi di questo senso di insofferenza nei confronti di chi lo offende (qui ha ragione) e lo contesta, non è riuscito ancora a digerire gli eventi, ci ha pensato Diego a riattivare l’interesse della proprietà. Durerà?

Questa è la domanda delle domande. In molti auspicano la possibilità di un chiarimento, a cominciare dal sindaco Dario Nardella. Come detto, i manager viola questo riavvicinamento lo hanno consigliato. La speranza e che la riflessione di Adv  prima o poi trovi degli sbocchi positivi e Ddv continui a seguire gli eventi.

Di sicuro, però, nella prima giornata contro l’Inter a Milano la proprietà non ci sarà. La dirigenza sarà rappresentata dal vicepresidente Gino Salica e dal club manager Antognoni, ma non è escluso che possa esserci anche il presidente Cognigni che si è fatto vedere di recente nella trasferta in Portogallo.

Tornando alla squadra che (per ora) non è fatta e al mercato difficile, saranno reinvestiti anche i soldi in arrivo per Kalinic. Il giocatore ha ribadito che non vuole più rimanere a Firenze, Milan o non Milan, vuole una squadra più ambiziosa. I rossoneri daranno una risposta dopo Ferragosto, purtroppo a ridosso del campionato e Corvino non ci sta. Il Dg viola ha intenzione di adottare la linea dura, ha voglia di imporre una data limite alla cessione (questa settimana) e poi se non ci saranno offerte al prezzo da lui fissato (sopra i 25 milioni), imporrà a Kalinic il rispetto le contratto costringendolo a restare a Firenze. Come finirà? Certamente la Fiorentina non può continuare a subire tutte le volontà degli altri (società o giocatori) come successo in questo mercato per ora criticabilissimo.

In compenso a tutte queste difficoltà, si comincia a vedere il gran lavoro di Pioli. Contro il Wolfsburg, pur nella modestia di diversi elementi, si è apprezzata una squadra che si muove seguendo uno spartito, che ha una personalità, fa buon pressing e riparte bene negli spazi. Niente di esaltante, per carità, ma una base sulla quale sarà possibile (speriamo davvero) inserire più facilmente i giocatori che verranno.

La voglia di Pioli, una squadra meno forte (questo è chiaro) ma più cattiva e motivata e i tifosi che hanno deciso di stare comunque vicini alla Fiorentina (gli abbonamenti lo dimostrano) potrebbero essere una triangolazione giusta per andare oltre quello che è successo fuori dal campo e bypassare questo mercato (per ora) triste.

In fondo qui nessuno chiede gli scudetti, ma la passione, la voglia di fare, l’attaccamento e un buon calcio che faccia ancora gridare "forza Fiorentina" contro tutto e tutti.