CHE TEST COL REAL, VOGLIA DI CHAMPIONS. ESAME VERO, NON UN'AMICHEVOLE. CUADRADO, SIAMO AI TEMPI SUPPLEMENTARI... FERNANDO OBIETTIVO CONCRETO
Prestigio, visibilità internazionale, ritorno economico: tutte voci giuste, ma la sfida col Real Madrid per la Fiorentina significa soprattutto un test per misurare la proprio dimensione, internazionale e non. Partite così non sono mai amichevoli nel senso classico del termine. Club come il Real non possono mollare di un centimetro neppure quando in palio non c'è niente.
Storia e blasone si onorano cercando di essere sempre all'altezza, contro qualsiasi avversario. A Madrid non ti perdonano neanche una battuta d'arresto per Ferragosto.
La Fiorentina, quindi, si troverà di fronte tra poche ore la regina d'Europa con un parco giocatori che vale 750 milioni di euro... Non è il problema di partire sfavoriti in un confronto del genere, quanto capire fino a che punto una squadra come quella di Montella può spingersi. La società ha fatto bene ad organizzare quest'amichevole, attraverso questi dolci ostacoli si impara a crescere.
Peccato non ci siano Cuadrado e Rossi. Il primo sarà certamente assente anche al debutto in campionato a Roma, causa squalifica. Il secondo oggi ha mandato in apnea i tifosi viola: quando Pepito si ferma, anche solo per una contrattura, i pensieri lievitano.
Una situazione con la quale tutti, a cominciare dall'ambiente, dovranno convivere, fino a quando Rossi non avrà trovato la meritata continuità fisica. Speriamo che Pepito sia in condizione per l'Olimpico il 30 agosto, all'alba del campionato.
Intanto l'orologio del mercato scandisce il tempo senza novità decisive su Cuadrado. Adesso siamo veramente ai tempi supplementari con questa vicenda. Immaginare di regalare un'altra settimana ai potenziali e fino ad oggi poco convinti acquirenti, sarebbe sbagliato. La Fiorentina, al massimo, potrà attendere fino al 20 agosto e poi se non ci saranno proposte dovrà chiudere la serratura. Finalmente, perché siamo tutti sfiniti da questo tormentone.
Ai viola non manca molto per rifinire la squadra, giusto un centrocampista di lotta e di governo.
Il brasiliano Fernando piace tanto per questa ragione. E' vero, costa 10-12 milioni e più ha uno stipendio robusto, ma il salto di qualità si ottiene anche mettendo nel motore calciatori con queste caratteristiche. Cuadrado o non Cuadrado, è adesso che bisogna spingere sull'acceleratore delle ambizioni.
Mario Tenerani