ANDREA DELLA VALLE NON MOLLA E VUOLE ZEMAN
Quando al 13’ del primo tempo Andrea Della Valle si è alzato dalla tribuna autorità e se ne è andato per protesta con quei tifosi che lo contestavano, quasi tutti hanno pensato: adesso annuncia un passo indietro. Invece no. E’ vero, ai collaboratori ha soffiato la propria rabbia, ma un attimo dopo, nonostante fosse ferito, ha fatto una nuova fuga in avanti. Lo ha confermato anche in serata alla Rai.
Andrea non molla. L’orgoglio è più forte di un momento triste e di straordinaria difficoltà. La passione, lui ne ha tanta, resta il miglior carburante. I Della Valle hanno commesso sicuramente degli errori, quante volte lo abbiamo scritto, ma rimangono la migliore alternativa a loro stessi. Non risulta, infatti, che all’orizzonte ci siano eredi interessati, capaci, solvibili. Diego e Andrea Della Valle vanno incoraggiati a far meglio, non a preparare le valigie. Bisogna lavorare per costruire, anche attraverso critiche dure, non per distruggere.
Andrea Della Valle ieri ha sottolineato, con forza, come sia lui a decidere tutto. Si è caricato sulle spalle la Fiorentina. Un chiarimento più di ordine filosofico che tecnico, perché Diego c’è comunque; ma in un frangente così delicato, rivendicare il comando affrancandosi dal fratello, aiuta a rendere più nitide le intenzioni della famiglia.
La contestazione del Franchi a Ranieri, unita a uno strisciante mal di pancia che ha la città nei riguardi del suo ex tecnico – il tam tam dell’etere e anche della rete in settimana è stato massiccio – ha sparigliato le carte nella società viola. D’accordo, un club non può decidere con il ventre dei tifosi, ma nel contesto delicato in cui versa la Fiorentina dopo questa stagione, non è possibile neppure far finta di niente di fronte alle istanze di una comunità. La proprietà viola può far tutto, tranne che sbagliare la mossa della ricostruzione. Non si scherza più. Una decisione che va pesata, e pensata, con freddezza: mettendo sulla bilancia tutti gli elementi positivi e negativi. La tentazione del divertimento è forte, così come quella di prendere una pattuglia di “saranno famosi”: giocatori da far esplodere a Firenze. Tutto ciò porta nella direzione di Zeman.
Il boemo era già nella testa di Andrea Della Valle, ma Ranieri per altre ragioni pareva vicino. Diego Della Valle, poi, lo stima parecchio e lo conosce pure bene. Ma adesso le posizioni si sono ribaltate. I dieci giorni invocati da Andrea Della Valle prima di decidere sono anche utili per aspettare chi è impegnato ancora con la propria squadra: e questo è un altro indizio che porta a Zeman. Nelle prossime ore ci saranno altri sondaggi col boemo e non verranno, però, sottovalutati percorsi alternativi: Pioli, ad esempio, gode di stima.
Il boemo, però, ora avrebbe la capacità di riaccendere l’entusiasmo a Firenze. In attesa, poi, di conoscere anche il nuovo manager: Oriali resta in cima alla lista dei desideri. L’operazione è in via di definizione: dovrebbe essere proprio l’ex mediano di Inter, Fiorentina e Nazionale a prendere in mano la società viola.
Mario Tenerani
giornalista de Il giornale della Toscana