AI VIOLA LO SCUDETTO DEI RIMPIANTI… EPPURE EUROPA ANCORA VICINA. BRAVO BABA, SEGNI ANCHE CON KALINIC. SOUSA, DUE PUNTE NON SONO UN’ERESIA. BORJA FIORENTINO VERO, INFATTI NON SI MUOVE. E SUA MOGLIE SI TATUA IL PONTE VECCHIO
I Della Valle possono festeggiare due scudetti… La Fiorentina di Fattori ha strameritato il suo tricolore, ma anche quella di Sousa non scherza: ha trionfato nel campionato dei rimpianti… Quanti punti gettati dalla finestra. Probabilmente perché in questa stagione gli errori si sono rincorsi come in una caccia al tesoro, tutti hanno messo del loro, compreso Sousa che avrebbe potuto mordere con la grinta di un anno fa gli eventi decisivi e non, ad esempio, rintanarsi in panchina in una sorta di “sciopero” bianco, come è accaduto sabato sera. Il portoghese ha avuto il merito di rivoltare la partita che lui aveva sbagliato in fase di premessa. Non è la prima volta che vara formazioni naif.
Ha capito l’errore e ha apportato le modifiche. D’accordo, la Lazio aveva praticamente 7-8 titolari fuori, la mente era alla finale di Coppa Italia, ma la sfida per i viola si era messa male. In questi rimpianti che sono figli di precise responsabilità societarie e di panchina, risiedono anche le lacune delle milanesi. Se la Fiorentina si ritrova ancora a sperare nonostante che abbia dilapidato un patrimonio - lo ripetiamo, 14 punti su 27 contro le ultime 5 in classifica non sono riconducibili solo ai pochi spazi per far gol, ma anche alla mancanza cronica di equilibrio della Fiorentina in fase difensiva -, è anche per la latitanza delle milanesi. L’Inter ormai è implosa, mentre il Milan con artigli e “lato b” prova a resistere.
Montella, però, rispetto ai viola ha un calendario migliore: avrà il Bologna a San Siro e chiuderà a Cagliari, insomma 6 punti verosimili (e ne ha 2 più della Fiorentina contando anche gli scontri diretti). Sousa, invece, sabato sarà a Napoli… Sarri ieri ha spappolato il Torino a casa sua rifilando ai granata 5 gol… Pensate alla Fiorentina che ha una difesa da lotta per non retrocedere (51 gol subiti, il Crotone 54…) e al Napoli che ha realizzato 86 reti, il miglior reparto del campionato. Servirà un miracolo alla Fiorentina per passare indenne dalle parti di San Gennaro. Molto più facile l’ultima contro il Pescara al Franchi anche se, per quanto detto prima, sarebbe meglio astenersi da qualsiasi pronostico. Con le piccole i viola diventano nani.
Morale: la Fiorentina ha il dovere di credere ancora nel sesto posto, ma per raggiungerlo servirà molta buona sorte.
Magari Sousa potrebbe dare un aiuto tattico ai suoi uomini, ripartendo dal secondo tempo di sabato: con i difensori al loro posto, Sanchez a fare l’unico mestiere che conosce (il mediano), un bel trequartista (Borja a Napoli sarà squalificato) e due attaccanti, Babacar e Kalinic. Tanto la Fiorentina, anche se gioca ad una punta, non è equilibrata tra le due fasi, dunque vale la pena azzardare un vertice così, imbottendo centrocampo e difesa. I calciatori vanno in campo, sono loro che determinano, ma l’allenatore deve metterli nelle condizioni migliori per rendere al massimo. Quello che Sousa ha fatto per un anno, salvo poi progressivamente, forse per ragioni caratteriali e ambientali, ha cessato di fare. Due punte non sono un’eresia, non si rischia il rogo sulla pubblica piazza.
Bravo Babacar, stai continuando a segnare. Ti danno poche maglie da titolare, ma tu testardo prosegui a segnare. Caro Baba, che bell’esempio sei. Mai una polemica, impegno, sudore e palla in rete. Media gol impressionante. Rassegnati, per te la strada è più dura che per altri, ma tanto alla fine conta solo chi fa gol. Avanti così Babacar, li stai zittendo tutti. Borja Valero non avrà azzeccato sempre ogni partita, ma nessuno può muovergli una sola critica per la determinazione che profonde in ogni gara. Corre come un maratoneta, dove lo mettono lui riesce ad esprimersi e con qualità. Poi non fiata. Come Babacar. Non è vero che tutti gli stranieri sono uguali. Ci sono quelli che non sapevano nemmeno dove fosse Firenze, come Salah (hanno dovuto spiegarglielo quando era a Londra) e ci sono quelli che pur essendo nati a Madrid sono fiorentini dentro. Borja e la sua splendida famiglia appartengono a questa seconda categoria. Il centrocampista ha ancora due anni di contratto e ha già comunicato alla società che non se ne andrà.
Tanto è attaccato a Firenze, di cui conosce ormai storia e monumenti. Pochi giorni fa ha spiegato al suo procuratore, portatore sano di buone richieste, che non ha intenzione di prenderle in considerazione. Servito pure lui. La società potrebbe cederlo, con la Cina a gennaio si era presentata questa possibilità, ma dovrà scontrarsi con le volontà di Borja. Calciatori così fanno squadra, spogliatoio e società: sarebbe un’idea sana tenerlo ancora. Deciderà naturalmente Pioli, prossimo tecnico viola, perché il parere dell’allenatore conta parecchio. Intanto la moglie di Borja, Rocio Rodriguez, in settimana si è fatta un tatuaggio sul braccio con le coordinate del Ponte Vecchio. Meglio che baciare la maglia… Voti alti Rocio.