ADDIO ALLA COPPA TRA ERRORI DI PIOLI E RISERVE NON ALL'ALTEZZA. TANTE DELUSIONI ALL'OLIMPICO E IL MERCATO POTRÀ AIUTARE SOLO IN PARTE. LE BUONE NOTIZIE: HUGO E MILENKOVIC. I 13 MILIONI DANNO I PRIMI FRUTTI
La sconfitta dell'Olimpico contro la Lazio brucia. Sia perché la Fiorentina ha dovuto dire addio a uno dei due obiettivi a disposizione della stagione, l'unico nel quale avrebbe potuto vincere un trofeo, sia perché la sensazione è che i viola potessero fare di più. Questa volta è Pioli a salire sul banco degli imputati, a causa delle sue scelte nella formazione mandata in campo dall'inizio contro i biancocelesti. Troppi cambi, visto che alla vigilia lo stesso allenatore aveva fatto capire di tenere particolarmente alla competizione, ma a giudicare dalle sue decisioni è sembrato il contrario. Fuori in un colpo solo Milan Badelj, Cristiano Biraghi, Vincent Laurini, Cyril Thereau e Giovanni Simeone, oltre all'acciaccato German Pezzella, e dentro Bruno Gaspar, Carlos Sanchez, Riccardo Saponara e Khouma Babacar. Questi ultimi avevano una grande chance per convincere lo stesso Pioli a puntare su di loro anche in campionato ma hanno praticamente tutti fallito, a cominciare dall'ex Empoli, sostituito all'intervallo per quella che sa tanto di una pesante bocciatura. Difficile che il numero 8 venga riproposto in tempi brevi e la colpa in questo caso non può essere che sua, visto che ormai ha da tempo messo da parte gli infotuni ma non sembra essere in grado di imporsi, anche per una condizione fisica precaria.
Il senegalese è invece troppo più importante e decisivo entrando a gara in corso, mentre per quel che riguarda il terzino sembra impossibile che possa strappare il posto a Laurini e parlando di Sanchez non si può far altro che notare la differenza in tutto e per tutto con il regista croato che a fine stagione lascerà la Fiorentina. Tante delusioni dunque, ma qualche appunto da fare, come abbiamo già detto, anche a Stefano Pioli. Perché mandare in campo le riserve quando ci si gioca un accesso in semifinale in una gara secca? Perché non utilizzarle magari a Cagliari o nella sfida di sabato contro un Milan che non appare certo irresistibile? Difficile trovare delle risposte all'altezza e resta il fatto incontestabile che la Fiorentina ha regalato un tempo alla Lazio in una sfida importantissima e fondamentale. Finita l'analisi della gara dell'Olimpico e visto l'arrivo imminente del mercato di riparazione non possiamo non parlare di quelle che sono state le manovre di Corvino nel corso dell'ultima estate. Valentin Eysseric rappresenta il più grande punto interrogativo: 3,5 milioni di euro spesi, un corteggiamento durato due mesi e un inizio di avventura in viola veramente da dimenticare per il francese che anche nel secondo tempo della partita di Coppa Italia non è riuscito a farsi notare in modo positivo. Errori della dirigenza anche nell'acquisto di Bruno Gaspar, non all'altezza della Serie A, e tornando indietro di 12 mesi c'è da chiedersi se alla fine l'affare tra Fiorentina ed Empoli non lo abbia fatto proprio il club azzurro nella cessione di Saponara, che deve ancora essere pagato dalla società di viale Manfredo Fanti. A gennaio difficilmente la rosa potrà essere sistemata del tutto, anche perché i viola saranno impegnati soltanto in campionato e da un certo punto di vista questo può essere un vantaggio, visto che l'11 titolare inizia a dare buone garanzie e Pioli non dovrà risparmiare praticamente nessuno da oggi a giugno.
Dalle ultime due sfida giocate, contro Cagliari e Lazio, sono arrivate però due buone notizie dal nome Vitor Hugo e Nikola Milenkovic. I due difensori, acquistati all'inizio del mercato estivo e pagati complessivamente 13 milioni di euro, hanno fatto vedere buone cose e stanno iniziando a dare i loro frutti. La fase difensiva rappresenta, almeno in questo momento, la nota positiva della Fiorentina e da adesso in poi il tecnico gigliato sa che potrà contare anche su di loro. Coppa Italia in archivio dunque e appuntamento con la vittoria di un trofeo, il primo dal 2001, rimandato ancora una volta, per errori sia tecnici che provenienti dal mercato.