IVAN, Tatarusanu? Meglio gli italiani. Su Neto...
L'ex portiere della Fiorentina Andrea Ivan, intervistato da Il Brivido Sportivo, ha parlato di Norberto Neto ma anche del futuro n.12 viola Ciprian Tatarusanu, in arrivo a giugno dalla Steaua Bucarest:
Ivan, partiamo da Neto. Ha parato le critiche, se lo aspettava così forte mentalmente?
«Le critiche a Neto non mi sono mai piaciute, come non mi piacevano quelle a Viviano lo scorso anno. Non erano critiche costruttive, ma tendevano solo a distruggere anche quello che c’era di buono. Neto ha avuto qualche problema psicologico, si è dovuto calare nella mentalità del calcio italiano e adesso è uno dei portieri più forti d’Italia».
Per la prossima stagione, dunque, se lo aspetta ancora titolare a difendere la porta viola?
«Si, certamente. Lo abbiamo aspettato tanto e adesso che è a questo livello non vedo perché si debba cambiare. Il portiere poi è un ruolo delicato, è bene che non cambi ogni stagione ma che ci sia una continuità. Lui si sta guadagnando la riconferma in base a quello che sta facendo in campo. L’errorino ci sta, ci mancherebbe altro. Lo fa Buffon, figuriamoci se non può farlo Neto».
In arrivo c’è Tatarusanu dalla Steaua Bucarest, estremo difensore nel giro della Nazionale rumena. Lo conosce?
«Non lo conosco e spero di non conoscerlo mai. Io sono un sostenitore dei portieri italiani e spero che dietro a Neto sia messo un giovane portiere italiano, magari Lezzerini della Primavera: potrebbe crescere molto insieme a Neto. Come terzo spero possa rimanere uno fra Rosati e Lupatelli: anche questo ruolo è fondamentale».