MILAN, Quanti tabù sfatati

16.11.2010 07:10 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Tiziano Crudeli per MilanNews.it
MILAN, Quanti tabù sfatati
FirenzeViola.it
© foto di Tiziano Crudeli

A volte è più importante vincere che giocare bene. Battere una big può rappresentare una svolta anche psicologica molto importante. Il Milan sconfigge l'Inter dopo che i nerazzurri erano imbattuti in casa da 53 partite (l'ultima sconfitta a San Siro risale in Champions contro il Panathinaikos dopo di che aveva uno score di 39 vittorie e 14 pareggi). In campionato, invece l'Inter non perdeva dal 22 marzo 2008: 1 a 2 contro la Juventus avendo collezionato 33 vittorie e 13 pareggi. Un' Inter che sempre a San Siro in quattro match ha totalizzato soltanto 3 punti. Non solo negli ultimi 8 turni i rossoneri hanno incamerato 21 punti e i nerazzurri soltanto 10. Un quadro generale confortante per la capolista. In tema di dati statici. L'Inter era reduce da 4 derby vinti consecutivamente. A San Siro poi il Milan non vinceva contro l'Inter da 5 turni. Il rigore realizzato da Ibra ha sbloccato un trend negativo: il Milan non segnava nel derby da 294 minuti. L'ultima rete milanista è datata 14 febbraio 2009. Ma veniamo alla partita. I rossoneri hanno lottato per tutto l'arco dei 90 minuti anche quando sono rimasti in 10 per l'espulsione di Abate che ha scioccamente reagito ad una provocazione di Pandev procurando un danno non indifferente a tutti i suoi compagni costretti a lavorare il doppio. Ciononostante Nesta e Thiago Silva non hanno concesso nulla o quasi agli avversari.

Una difesa solida ben protetta da un centrocampo molto grintoso pronto a pressare gli avversari che si sono limitati a conclusioni dalla media e lunga distanza senza impensierire più di tanto Abbiati. L'aspetto nuovo, molto interessante soprattutto in prospettiva, è proprio la fase difensiva . E qui diamo a Cesare quel che è di Cesare. Mister Allegri ha avuto coraggio e, al di là degli infortuni di Pato e di Inzaghi, ha dimostrato coraggio lasciando in panchina i mostri sacri inserendo in campo gente tutta sostanza come Flamini, Ambrosini, Boateng e Gattuso che hanno aumentato notevolmente il tasso atletico e la grinta, indispensabili per chiudere ogni varco. Ebbene senza fare nomi alcuni di loro si solo rivelati indispensabili. Adesso c'è più equilibrio. La manovra magari è meno spettacolare, ma sicuramente è più redditizia tanto più che là davanti furoreggia Ibra : 6 gol e 4 assist in campionato e 3 gol e 1 assist in Champions. Capitoletto a parte dedicato a Seedorf. Clarence ora agisce dietro le punte e non disdegna di dare una mano ai centrocampisti. In quanto a classe non può essere messo in discussione, sgravato poi dai compiti di copertura si può dedicare alla rifinitura che è poi la sua specializzazione. Clarence ha pure sfiorato un gol. Personalmente sono un convinto sostenitore che “col cuore si vince”. I ragazzi in campo ci hanno messo tanto cuore e tanto grinta. E hanno vinto.