COLANTUONO, Assenze non saranno un alibi
"Siamo in grande emergenza ma ciò non deve né creare né costituire nessun alibi. I giocatori per disputare questa gara ci sono e sono sufficienti. Non ci piangiamo addosso e i sostituti sono convinto che faranno bene e non faranno rimpiangere gli assenti". Esordisce così il tecnico dell'Atalanta Stefano Colantuono durante la conferenza stampa di vigilia. Ci saranno molti assenti da ambo le parti nella gara di domani sera tra i nerazzurri e la Fiorentina ma la compagine bergamasca proverà comunque a chiudere il prima possibile il discorso salvezza. E con una vittoria contro i viola la fatidica quota 40 sarebbe raggiunta...
Mister, ha già scelto la formazione che schiererà domani sera?
"Non posso e non voglio parlare dell'assetto che schiererò domani sera. Budan ha ancora qualche problemino mentre Moralez è completamente recuperato. L'unica cosa certa, per adesso, è che abbiamo soltanto due centrocampisti".
La squadra si sentirà appagata dopo la vittoria ottenuta contro l'Inter?
"Meglio stare zitti perché di quella partita se n'è parlato fin troppo. Siamo solo contenti per la nostra prova gagliarda e la vittoria conquistata".
E dell'episodio del rigore tanto contestato cosa dice?
"Non credo Gervasoni abbia arbitrato poi così male. Si è trattato soltanto di episodi".
Il successo di San Siro è il bello della sua carriera alla guida dell'Atalanta?
"Se non è il più bello, è sicuramente il più emozionante, ma nella mia carriera ho conquistato altri successi prestigiosi. Un'altra vittoria che ricordo con piacere è quella per 2 a 0 con Soncin e Ventola contro il Milan, e sempre quell'anno contro la Roma con una bellissima rete di Zampagna".
Torniamo alla gara di domani sera: teme la Fiorentina?
"La Fiorentina è la squadra che s'è rinforzata meglio nell'ultimo anno e per portare a casa punti dovemo fare una grande partita. Loro stanno facendo un ottimo campionato e per noi sarà una gara molto complicata".
Anche loro, però, avranno molti assenti.
"Nonostante le assenze hanno una rosa molto competitiva e senza Jovetic sono comunque temibili. In attacco hanno buoni giocatori".
Cosa si aspetta da qui alla fine della stagione?
"Non vorrei che la prestazione di Milano ci facesse sentire appagati perché in passato ci è già capitato. Mi piacerebbe avere più continuità in questo finale di campionato. Il nostro obiettivo è migliorarci sempre di più".
Bonaventura ha confermato anche a San Siro l'ottimo momento di forma...
"Non voglio che si parli troppo di lui perché deve rimanere concentrato. Abbiamo lavorato per farlo crescere e lui sta dimostrando di essere un giovane con grande talento. Per puntare a un club importante deve trovare una certa continuità".
Cosa pensa di Livaja? Crede abbia ampi margini di miglioramento?
"I suoi margini di miglioramento sono infiniti. Dipende da lui, dall'impegno e il sacrificio. Per me è un giocatore valido ma deve dare una certa continuità alle sue prestazioni. A quest'età, però, non si è ancora completi. Posso soltanto dire che è forte e ha ampi margini di miglioramento. Deve imparare anche a sacrificarsi un po' di più, perché il calcio moderno lo impone".
Concludiamo con Denis. Crede potrà arrivare a 20 gol?
"Nulla è escluso. Dipende da alcuni fattori, tra i quali anche la buona sorte. Ci può comunque arrivare tranquillamente".