ANCORA DEL NERI, Cassano ora è un uomo squadra
"Ho in mano una squadra che gioca bene e questo ci fa ben sperare per il futuro. Per adesso il primato è guadagnato e speriamo di tenerlo per lungo tempo, ma non è il nostro obiettivo". Il tecnico della Sampdoria Gigi Del Neri commenta a Radio Anch'io Lo Sport su Radiouno il momento magico della sua squadra, prima in classifica a punteggio pieno con 12 punti insieme alla Juve dopo quattro giornate. "La società e i giocatori sono alla base di tutto. Abbiamo giovani di grande qualità che danno forza alle nostre idee. Siamo contenti, ma nel calcio bisogna stare sempre attenti e viaggiare tranquilli senza pressioni. Si lavora bene, il tifo è caloroso e ci sono tutte le condizioni per poter fare un grande campionato". NUOVO
CASSANO — La tendenza del nostro calcio ultimamente sembra essere quella del giocar bene: "C'è una tendenza a migliorare - dice il tecnico -. È importante vincere, ma le squadre come Samp, Genoa e Lazio devono lavorare con grande attenzione e per colmare il gap con le grandi bisogna fare lavoro di gruppo e mantenere attenzione". Inevitabile parlare di Antonio Cassano. "È cambiato? Sì è più applicato, è maturato perchè gli anni passano per tutti e in questo momento si diverte, ha una condizione fisica ottimale, lavora e si è inserito nel gruppo. L'ho visto cambiato rispetto alla Roma. Si muove bene e ha dei colpi che fanno lievitare le nostre qualità. Cassano sa stare in campo da solo, è nato per giocare a calcio, non ha bisogno di schemi prefissati, un allenatore non può chiudere la fantasia ai propri giocatori". Riguardo la mancata convocazione in nazionale dice: "Quando si sbaglia si viene attaccati subito, per rivalutarsi agli occhi degli altri ci vuole più tempo ed è così anche nella vita sociale. Il tempo darà ragione ad Antonio e verrà valutato per quello che fa adesso, non per il passato". Del Neri, sollecitato da un radioascoltatore parla anche di Padalino: "L'importante che faccia bene nella Samp - continua Del Neri - deve migliorare come tutti quanti, ma è sulla buona strada. Anche lui potrebbe avere in futuro l'opportunità di andare in una squadra di élite". Sulla corsa allo scudetto: "Juve o Inter? È una bella lotta, squadre che hanno tanti campioni. L'Inter ieri non ha giocato benissimo, ma ha avuto la forza di ribaltare il risultato, sarà una lotta dura fino alla fine. Cosa direi a cena a Mourinho? Direi di berci un prosecco assieme! Ognuno di noi ha le sue caratteristiche, tutti noi dobbiamo essere noi stessi sempre. Non devo insegnare niente a lui e altrettanto lui a me".