ANTOGNONI gol in nazionale, DESOLATI batte la Juve

07.04.2010 09:00 di  Stefano Borgi   vedi letture
Fonte: www.stefanoborgi.it
ANTOGNONI gol in nazionale, DESOLATI batte la Juve

Forza dei numeri, potenza del destino. Lo spunto ce lo offre l'amore (calcistico) per il "capitano", al secolo Giancarlo Antognoni, che il 7 aprile del 1976 realizza il suo primo gol in nazionale (alla fine ne metterà a segno 7) al 45' di un'amichevole contro il Portogallo. Si giocava a Torino, ed era ancora la nazionale della strana coppia Bernardini-Bearzot all'indomani della mancata qualificazione alla fase finale dell'Europeo 76'. Di quella formazione facevano già parte sette undicesimi dell'Italia che meraviglierà, di lì a due anni, nel mondiale argentino del 78'. Zoff, Tardelli (a quel tempo schierato ancora terzino destro), Benetti, Bellugi, Causio, Graziani e, appunto, un giovane Antognoni. Insieme a loro Moreno Roggi, prima che un terribile infortunio ne pregiudicasse la carriera. Ma il cronista non si ferma quì, cerca altri spunti, altri motivi d'interesse, fino a scoprire che quella presenza con la maglia azzurra era la numero 10 per "Antogno" ed allora il gioco è fatto: gol di Antognoni, storico 10 della nazionale e della Fiorentina, realizzato al 10° gettone con la maglia azzurra. Cronaca: il primo tempo volgeva al termine, quando una palla vagante respinta al limite dell'area dalla difesa portoghese, veniva addomesticata dal petto di Giancarlo, fatta scendere sul destro del "capitano" per poi essere calciata con forza e precisione al "sette" alla destra del portiere Botelho. La cornice era quella del Comunale di Torino, feudo dei "nemici" juventini i quali, ahiloro, davanti a cotanta bellezza, furono costretti ad applaudire. Forza della grandezza di Giancarlo Antognoni.

Non solo nazionale il 7 aprile. Nel 1973 la Fiorentina di Nils Liedholm affronta la Juventus di Vycpalek (tecnico cecoslovacco, zio materno di Zeman) futura campione d'Italia. Era una sorta di Fiorentina "ye-ye" post-litteram che tra le proprie fila annoverava appunto Antognoni, Roggi, Desolati, Saltutti oltre ai reduci del secondo scudetto (1969) come Superchi, Brizi, De Sisi, Merlo... Juve prima in classifica, favorita d'obbligo, ma Fiorentina agguerritissima che terminerà il campionato con un eccellente quarto posto, a soli 8 punti dal primato. Apre le marcature Nello Saltutti al 48', pareggio di Causio (guarda caso) su rigore al 78', fino al sigillo decisivo di un giovanissimo Desolati. 2-1 il risultato finale, gioia e tripudio del popolo viola che sogna in grande dopo un campionato condotto all'insegna della gioventù e dello spettacolo. Purtroppo alla fine Liedholm se ne andrà alla Roma interrompendo un progetto a dir poco intrigante. Subentrerà un altro allenatore emergente, Gigi Radice... ma questa è un'altra storia.