BONAVENTURA, Il presente viola sfida il suo passato
Giacomo Bonaventura a 34 anni ha scoperto una nuova giovinezza, d’altra parte è la continuità una delle componenti più importante nel destino di un calciatore. Leader in campo e nello spogliatoio, Bonaventura è il classico capitano che non ha bisogno di indossare una fascia per far sentire il proprio peso. Dopo il grande inizio di stagione è arrivata la chiamata - dopo tre anni - in Nazionale e chissà che magari a giugno non possa partire anche lui per gli Europei in Germania se l’Italia dovesse qualificarsi.
Bonaventura ha continuato ad allenarsi con costanza e sacrificio, anche quando, un po’ a sorpresa, il Milan di cui era stato leader in un periodo buio della storia del club ha deciso di scaricarlo. Poi l’approdo in maglia viola a parametro zero dove è stato rimesso al centro del progetto da Vincenzo Italiano, suo compagno di squadra ai tempi del Padova e adesso trascinatori di una squadra che sogna di tornare protagonista, magari anche in Europa, dove l’anno scorso proprio un gol di Bonaventura fece sognare la vittoria della Conference League.
L’inizio di stagione da assoluto protagonista è soltanto il culmine di un percorso che parte da lontano, non ha caso è - insieme ai soli Lewandowski Giroud e Son - l’unico giocatore in Europa ad aver sempre segnato nelle ultime tredici stagioni. Sabato Bonaventura si troverà davanti il proprio passato e arriverà al Meazza da leader di una Fiorentina che, nel presente, vuol continuare a sognare. Intanto Jack ha anche dichiarato che vorrebbe continuare a giocare fino a 40 anni: al momento è legato alla Fiorentina con un contratto che, con determinate condizioni, si rinnoverà automaticamente fino al 2025, ma non è da escludere che possa anche arrivare un ulteriore prolungamento, anche se il futuro può attendere. Lo scrive questa mattina la Repubblica.