FIRENZE, Il dodicesimo uomo scende in campo

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Dodicesimo uomo in campo. Che ai profani suona di frase fatta, di vana ricerca di poesia. Ma che di fatto, lo è davvero. Una maglia vestita da uno stadio, l'Artemio Franchi, che stasera dovrà scendere in campo al fianco di Frey, Gilardino e compagnia, si spera, segnante. L'inno a cappella, con la musica che scemerà dopo l'attacco iniziale, la strofa in più, sa tanto di ritorno alla Firenze che fu. Richiamo al popolo, alla città, alla coesione. All'unità.

C'è voglia di impresa in riva all'Arno. Con un occhio al Genoa, ma con testa e cuore alla rivale in giallorosso. E' stata una settimana lunghissima questa del pre-gara. Lo striscione, stimolo e input a far meglio, a giocare con sentimento, è stato recepito più come critica ingiusta. Chissà che non sorta in ogni caso lo stesso effetto.

Firenze non vede l'ora. O meglio, la controlla ogni attimo, in attesa di "quell'ora". 20,30. Fischio d'inizio, Fiorentina-Roma. Poi le chiacchiere degli ex, le previsioni degli esperti, i timori e le paure di chi in campo ci sarà o vorrebbe esserci, i dolori di chi sarà costretto a vederla dalle tribune, passeranno tutte in secondo piano. E' una serata da non perdere e da vincere, quella di oggi. Firenze lo sa. Ed è pronta a scendere in campo con la Fiorentina.