SIMONI A FV, Normale che l'Inter pensi a Prandelli

Esclusiva Firenzeviola.it
27.03.2008 16:00 di  Marco Gori   vedi letture

Per commentare la notizia secondo cui l'Inter starebbe pensando a Cesare Prandelli come eventuale sostituto di Roberto Mancini, Firenzeviola.it ha contattato Gigi Simoni, che in passato ha guidato i nerazzurri con fortune alterne:

Simoni, oggi su una grossa testata giornalistica sportiva nazionale si parla di un interesse dell'Inter per Cesare Prandelli, che ne pensa?



"E' normale che un allenatore come lui faccia gola alle grosse società, e quindi non trovo niente di strano nel fatto che anche l'Inter ci faccia un pensierino, se, e sottolineo "se", si trivasse a dover sostituire Mancini. Ovviamente per i nerazzurri ci sarebbero dei grossi ostacoli, sia dal punto di vista professionale che umano. Prandelli non allena una squadra di Serie B, ma un'ottima formazione con alle spalle una società ambiziosa. Inoltre le manifestazioni di affetto che Firenze gli ha tributato hanno creato tra lui e la città un legame difficilmente dissolubile".

Ma Prandelli sarebbe l'uomo adatto ad un ambiente difficile come quello dell'Inter?


"Guardi, quello dell'Inter è un ambiente difficile soprattutto nella testa della gente. Io ci ho lavorato per un anno e mezzo e, al di là di un esonero che può sembrare discutibile, mi sono trovato benissimo. Non ci sono interferenze da parte della proprietà, e ricordo che assieme all'allora ds Mazzola costruimmo insieme un'ottima squadra capace di sfiorare lo scudetto e vincere la UEFA. C'è semmai da dire che l'allenatore dell'Inter, rispetto a quello di un'altra squadra, deve avere delle doti particolari; Moratti è una persona fin troppo buona, che, al di là di certe sue iniziative, non mette mai bocca negli affari interni alla squadra; non è, per intenderci, il tipo di Presidente che va negli spogliatoi a far ramanzine. Per cui il tecnico dell'Inter deve essere innanzitutto una persona di polso. Ricordo che nel corso di un ritiro due giocatori se ne andarono perché avevano troppo caldo....Per me sarebbero stati da punire, per Moratti era una ragazzata..."