PRUZZO, La Fiorentina è una squadra vera
Inter-Roma, la partita scudetto, non è ancora finita. Dopo il fischio finale di Rosetti, la sfida è proseguita con numerosi strascichi di polemiche e recriminazioni, soprattutto da parte dei giallorossi, per ciò che poteva essere e non è stato. Nove punti sono tanti, ma la Roma non smetterà di crederci e di provarci fino a che l’aritmetica non la condannerà. Di questo, soprattutto, abbiamo parlato con un romanista Doc: Roberto Pruzzo. O Rey de Crocefieschi, uno dei più grandi bomber della storia romanista, secondo solo a Francesco Totti, ci ha raccontato le sue impressioni relativamente al campionato disputato sin qui dai giallorossi, analizzando nel dettaglio la sfida di Milano, con la convinzione che, per quest’anno ci sia ormai poco da fare...
Che partita ha visto mercoledì?
"Sinceramente ho visto una partita sotto tono, al di sotto delle aspettative. Nel primo tempo, per esempio, ci sono state solo le occasioni di Crespo, una splendida acrobazia che a mio parere avrebbe meritato il gol, e di Totti che ha portato la squadra giallorossa in vantaggio. Nel secondo tempo, invece, Mancini credo abbia affrettato un po’ troppo i cambi e l'Inter si è trovata a giocare in dieci dopo l’infortunio di Maxwell. E poi, proprio in chiusura, c’è stato l’episodio del pareggio di Zanetti. In ogni caso, seppure è difficile da mandare giu, il risultato va accettato, c’è poco da fare".
Come al solito non sono mancate le polemiche riguardo l’arbitraggio, soprattutto l’episodio dell’espulsione di Mexes ha fatto discutere molto. Che opinione si è fatto in proposito?
"Il tenore dell’arbitraggio non c’è dubbio che sia cambiato molto nel corso della gara. Nel secondo tempo, Rosetti ha usato un metro differente riguardo alla gestione dei cartellini. L’entrata di Burdisso, a mio parere, era rosso, mentre l’ammonizione per quella di Mexes è stata una punizione eccessiva. Ciò non toglie, comunque, che nel primo tempo la partita si sia sviluppata con ritmi molto blandi, era molto sotto tono, dunque non ci sono stati tanti falli, forse la spiegazione è da ricercare qui. In ogni caso non credo assolutamente in nessun condizionamento psicologico nei confronti dell’arbitro".
Quanto possono incidere gli impegni in Europa nel campionato?
"E’ chiaro che a questi livelli ci si deve cercare di concentrare partita per partita, ma sotto questo aspetto la Roma ha il compito più difficile, anche più dell’Inter, perché il discorso qualificazione è ancora tutto da decidere".
D’obbligo, in chiusura, un pronostico sul campionato…
"L’Inter vincerà lo scudetto. La Roma punterà al secondo posto, ma dovrà stare attenta alla Juventus, squadra che non gioca le coppe e che si è rivelata più solida di quanto ci si potesse attendere alla vigilia. La Fiorentina, poi, sta dimostrando di essere una squadra vera, negli ultimi anni ha sempre fatto bene, si pensava che con la partenza di Toni si sarebbe indebolita, invece sta sorprendendo tutti. Fino all’ultimo sarà una gara aperta con il Milan per il quarto posto".