MAZZONE A FV, Tifosi vi capisco ma 'calma e gesso'...

Esclusiva di Firenzeviola.it
02.08.2011 11:43 di  Marco Sarti   vedi letture
MAZZONE A FV, Tifosi vi capisco ma 'calma e gesso'...
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© foto di Federico De Luca

Primo giorno di ritiro ieri, e prima contestazione da parte dei tifosi. L'entusiasmo non è alle stelle, anzi è sotto i tacchi. Il mercato non decolla, la squadra idem e il ricordo della scorsa stagione è ancora troppo vivido per non rinfocolare la paura di un'altra stagione da assoluti comprimari. Ieri il fattaccio: Mihajlovic si avvicina ai contestanti e, impulsivamente, risponde a tono. Un'uscita felice o infelice quella del tecnico serbo? Firenzeviola.it lo ha chiesto ad un allenatore che della impulsività ha fatto un suo cult, Carletto Mazzone

Mazzone, la situazione di casa viola non è idilliaca. Ieri c'è stato un alterco tra i tifosi e Mihajlovic, è volata pure qualche parole grossa. Giusto o meno rispondere ai tifosi?

"Non è né giusto né sbagliato, sta nel carattere delle persone. Probabilmente un'altro allenatore, diverso per carattere e per personalità, sarebbe stato zitto. Va da sé, però, che io apprezzo questo modo diciamo diretto di comunicare"

Certo è che il momento viola autorizza un certo qual malcontento...

"E' vero. Capisco il tifoso, la stagione passata è stata bruttina, però bisogna avere pazienza, calma e tranquillità. La tensione che mi dicono si respiri a Firenze è controproducente: i giocatori non saranno tranquilli e di conseguenza non giocheranno al 100%. Attenzione a essere troppo critici, le cose poi potrebbero scivolare di mano subito..."

Quindi, si potrebbe dire: Mihajlovic scagionato...

"Si perché non è semplice gestire una piazza calda come Firenze. So che Mihajlovic è arrivato a Firenze con tanto entusiasmo e - almeno da quel che risulta a me - lui ha pure rifiutato una squadra per restare e convincere a Firenze"

L'Inter?

Si, l'Inter. Almeno da ciò che risulta a me. Ma, a prescndere da questo, si deve avere se non fiducia quanto meno calma. Da questo punto di vista i viola sono come i tifosi romanisti: caldi, appassionati e critici. Quando va bene siamo idoli, quando va male siamo da buttare. So che è praticamente impossibile chiederlo (e tra l'altro, la piazza di Firenze è fantastica proprio per questo) ma ci vorrebbe più lucidità nel gestire la situazione. D'altra parte è anche vero che la squadra e Mihajlovic in primis devono fare di più, devono dare di più sennò son dolori amarissimi..."

Secondo lei, qual'è il rischio della stagione viola?

"Il rischio è che si cominci con tensione e si finisca con la contestazione già durante le prime giornate. E allora "calma e gesso" almeno per adesso. Poi, se le cose andranno male, allora si apriranno le danze della polemica"