LA FIORENTINA E QUEL VIZIETTO CHIAMATO EUROPA. Parte da Groningen il cammino in Uefa.
Se l'Olanda è rinomata per essere la "patria del vizio", la Fiorentina non può certo esimersi da questo compito: deve diventare viziosa anche lei. Deve iniziare dalla terra dei Tulipani, da Groningen, il "vizio" dell'Europa, che manca alla squadra viola da ormai troppo tempo. Erano gli anni della Fiorentina di Batistuta, di un Camp Nou ammutolito, delle reti di Wembley gonfiate ed anche dei gol annullati contro il Valencia... Ora si riparte, con una nuova società, una nuova squadra, una nuova mentalità: giovane, ambiziosa. Vincente, così come spera Firenze intera e pronosticano gli addetti ai lavori.
L'Olanda sarà la prima tappa, contro una squadra semi sconosciuta come il Groningen, forte dei suoi Berg, Mathijs, Nevland e Matavz come portabandiera in patria ed in giro per l'Europa. Attenzione a sottovalutarli però: Prandelli ha subito messo i paletti e ha ribadito a stampa (dopo) e squadra (prima) che nessuna gara deve essere presa sottogamba e che in ogni caso, qualsiasi avversario merita rispetto, che si chiami Atletico Madrid o, appunto, Groningen. La Uefa sarà una vetrina importante per la Fiorentina, per maturare come gruppo, per far crescere i propri giocatori, per l'esperienza di ognuno ed anche un motivo di vanto per l'intera città. Andare in fondo, come ribadito ieri da Balzaretti, è la parola d'ordine nel gruppo gigliato. Prandelli lo sa bene e, lui come tutta la Fiorentina, non vede l'ora di cominciare a prendere questo bel vizietto chiamato Europa.