HAMRIN, Senza Toni è come partire con una penalizzazione

22.05.2007 16:33 di  Lorenzo Mossani   vedi letture

Kurt Hamrin, uno dei più forti attaccanti della storia della Fiorentina, avverte la società gigliata: “Con questa rosa e con questo budget sarà difficile competere con Inter, Milan o con la stessa Juventus: i bianconeri sono come una fenice, faranno subito bene  trattenendo i suoi campioni”. Una rosa, quella viola, che può già competere per il quarto posto secondo molti addetti ai lavori: “Senza Toni è, sicuramente, inferiore alla Roma è al massimo dello stesso livello della Lazio. Ripeto la Champions sarà difficile. Senza Toni è come partire con una penalizzazione”. Bocciatura per Pazzini?: “No. Diventerà un campione, ma non ha né gli anni né i centimetri di Luca Toni. Oltretutto dovrà giocare vicino a Mutu, un fuoriclasse egoista. Quindi dovrà crescere, soprattutto come personalità, altrimenti con uno così –sorride Hamrin- non toccherà un pallone”. Una parola sulla difesa prima criticata, poi elogiata: “Per rimanere a certi livelli va confermata in blocco, e andrebbe ampliata con qualche nome di spessore. La Coppa Uefa è difficile, non sottovalutiamola”. 
La storia dell’uccellino
Kurt Hamrin (Stoccolma, Svezia, 19 novembre 1934), calciatore svedese. Attaccante, crebbe calcisticamente nelle giovanili dell'AIK Stoccolma e debuttò in prima squadra a 18 anni come ala destra.

Arrivò presto anche Nazionale, dove disputò 32 partite segnando 17 goal. Con la Svezia giocò nel 1958 anche la finale mondiale, persa 5-2 contro il Brasile di Pelé. Nel 1956 è alla Juventus; un anno dopo passa al Padova. Dal 1958 gioca nove anni alla Fiorentina, dove vince due Coppe Italia e una Coppa delle Coppe (1961). Nel 1967 viene ceduto al Milan, col quale vince uno scudetto, una Coppa dei Campioni e una Coppa Coppe. A 37 anni chiude la carriera indossando la maglia del Napoli. E' stato per più di 30 anni il recordman di reti segnate in serie A con la maglia della Fiorentina (150, venne superato da Gabriel Omar Batistuta nel 2000). Nella stagione 1963-64 nella partita Atalanta-Fiorentina 1-7 segnò 5 gol (record in Serie A di reti segnate da un solo giocatore in una partita in trasferta). In serie A ha segnato 191 goal, sesto assoluto dopo Silvio Piola, Gunnar Nordahl, Josè Altafini, Giuseppe Meazza e Roberto Baggio. Oggi vive a Firenze e partecipa spesso alle cene e manifestazioni organizzate della A.C.Fiorentina.