DONATI A FV, ECCO I PUNTI DEBOLI DEL 'GLADBACH. IO VIOLA? PERCHÈ NO

14.02.2017 16:30 di  Daniel Uccellieri  Twitter:    vedi letture
DONATI A FV, ECCO I PUNTI DEBOLI DEL 'GLADBACH. IO VIOLA? PERCHÈ NO
FirenzeViola.it
© foto di Alberto Fornasari

Torna l'Europa League. Giovedì in Germania la Fiorentina di Paulo Sousa affronterà il Borussia Mönchengladbach, gara d'andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Una sfida tosta, con i viola che probabilmente hanno pescato, dal'urna di Nyon, una delle formazioni più forti. Certo, il club tedesco non sta ripetendo quanto di buono fatto lo scorso anno, ma dopo l'arrivo di Hecking le cose sono decisamente migliorate. La Fiorentina invece, continua a restare un'incognita, visti i tantissimi alti e bassi di questa stagione. Per parlare del doppio impegno contro la formazione teutonica, la redazione di Firenzeviola.it ha contattato Giulio Donati, terzino che gioca in Bundesliga con la maglia del Mainz.

Donati, ci aiuta a conoscere meglio i prossimi avversari della Fiorentina?
"Il Borussia Mönchengladbach è un squadra tecnica, fatta ti tanti palleggiatori. È molto simile alla Fiorentina, non rispetta i canoni delle squadre tedesche. Ha giocatori di talento come Hazard, Raffael o lo stesso Dahoud, cercano sempre di giocare palla al piede. Hanno una difesa ottima e spesso e volentieri spingono sulle fasce con i loro terzini".

Cosa deve fare la Fiorentina per battere i tedeschi?
"Noi li abbiamo affrontati restando compatti e cercando di sfruttare gli spazi che la squadra lascia. Possiamo dire che un loro punto di forza è anche un loro punto debole. Sulle fasce possono fare davvero male, ma così facendo lasciano tanto spazio agli avversari. Sicuramente una squadra tecnica come quella viola potrà metterli in difficoltà".

In serie A i grandi club hanno iniziato a puntare sui giovani. Le piace questa nuova tendenza?
"Sicuramente. Quando hai la possibilità di formare talenti in casa, parti in vantaggio. Guarda il Milan, che si è ritrovato dei campioni già pronti come Locatelli o Donnarruma o la Fiorentina che ha lanciato prima Bernardeschi e poi Chiesa. Ti permette di crescere come squadra, perché hai la possibilità di giocare tanti anni con lo stesso gruppo. E poi è un bene anche per la Nazionale azzurra". 

Il contratto con il Mainz scadrà nel 2019: le piacerebbe tornare in Italia o vorrebbe continuare la sua carriera in Germania?
"Qua sto davvero bene, mi piacerebbe giocare anche in Inghilterra, la Premier è un campionato che mi affascina. L'Italia? Certo, è casa mia, se ci fosse una squadra con un bel progetto sarei pronto a tornare".

Magari alla Fiorentina.
"Perché no? Ovviamente il mister deve essere convinto della scelta, ma se la Fiorentina chiamasse prenderei sicuramente in considerazione l'offerta. È un club con una grande tradizione ed una grande storia, e poi tornerei anche vicino a casa!

In passato si è parlato di in interesse viola nei suoi confronti. Cosa ci può raccontare?
"Ci sono state alcune voci quando c'era Montella sulla panchina dei gigliati, ma non c'è mai stata una vera e propria trattativa".