CORIONI A FV, Così si superano le contestazioni
Save the Fiorentina. I punti di Firenzeviola.it, piccoli suggerimenti piuttosto che strada maestra da seguire senza possibilità di altre vie, sono elenco sincero e rimedio possibile per una squadra che non riesce più a trovare il suo nord. Partiamo dal primo, dall'appello ai fratelli Della Valle: mancano un patron ed un presidente, ora criticati ed attaccati per risultati che latitano e per cariche che non ci sono. Firenzeviola.it, intanto, ha contattato Gino Corioni, presidente del Brescia dal 1992, uomo di grande carattere ed esperienza che, alla guida delle Rondinelle, ha superato momenti difficili anche nei rapporti con la tifoseria. Per rincuorare, magari, anche i Tod's brothers, in questo momento di musi lunghi e fischi all'orizzonte.
Ha passato periodi tosti, in quel di Brescia. Che consigli può dare ai Della Valle?
"Sono entrambi tosti e navigati per sapere cosa fare e come farlo. Bisogna stare calmi, visto se parti male fa più impressione che a metà campionato, quando hai una classifica diversa. E poi...".
Prego.
"E' presto per dare valutazioni. La presidenza mi sembra ben intenzionata, dotata finanziaramente ed intellettualmente. Ai tifosi dico di stare calmi, serve anche il loro apporto".
A proposito dei sostenitori: ha affrontato anche dure contestazioni, come si 'sopportano'?
"Se fai il Presidente queste cose devi sopportarle, non si può fare diversamente. Per ogni sacrificio ed investimento, c'è sempre il momento in cui la tifoseria vuol vincere e basta. I tifosi se la prendono con la società, mi pare chiaro, ma con tre vittorie si diventa più bravi di prima. Se un presidente non tollera parolacce o contestazioni, non deve fare il presidente di calcio. E' uno sport di massa, che raggruppa tutti i ceti sociali, e per questo devi rispondere a tutti".
Parliamo di cariche: Andrea e Diego Della Valle si sono dimessi da quelle di presidente e patron...
"E allora? Cosa cambia? Zamparini si è dimesso dieci volte in venti anni, Moratti idem. Non vuol dir niente, anche a me è venuto voglia di farlo, sapesse quante volte, nei periodi bui".
Come dire: dimettersi non ha senso.
"Appunto. Soprattutto se sei il proprietario di una società, perché comunque vadano le cose, il responsabile sei sempre tu. L'unico cambiamento forte in questi casi sa qual'è? Per dimettersi un padrone, deve vendere".