CAVASIN, La Fiorentina non risentirà della stanchezza

Esclusiva TMW/FV
12.04.2008 07:38 di  Raffaella Bon   vedi letture
Fonte: Esclusiva Firenzeviola.it - TMW

Toni, Fiorentina e, ovviamente, Frosinone. Questi i temi principali dell’intervista esclusiva di oggi che ha come protagonista il tecnico dei laziali, nonché ex viola, Alberto Cavasin. Toni perché non molti sanno che proprio Cavasin è stato uno dei primi tecnici del centravanti azzurro ai tempi della Lodigiani, Fiorentina perché l’allenatore trevigiano ha guidato i viola ai tempi della serie C e della B, e Frosinone perché la squadra ciociara è quella che sta conducendo brillantemente in questa stagione, ad una salvezza tranquilla, “proprio come richiesto dalla società”.

La Fiorentina, sua ex, è passata in semifinale…
“E’ stata molto brava, se l’è meritato. Partita dal grande spessore, ha annullato l’avversario. Non mi sono stupito: tutto il gruppo, dalla società alla squadra ai tifosi dimostrano un valore importante, in campo e fuori. Grandi qualità tecniche”.

Toni invece ha portato il Bayern in semifinale
“Toni può inventarti anche tre gol in pochi minuti. Queste sono partite particolari visto come si era messa…”

Lei lo ha avuto nella Lodigiani
"Sì, Luca prometteva grandi cose. L'avevo visto nel settore giovanile e decisi di portarlo a giocare nel Fiorenzuola. Puntavo molto su di lui, ma doveva formarsi dal punto di vista fisico. In lui si intravedevano grandi doti, doti superiori agli altri giocatori. Dovevano passare degli anni per vederlo nella sua massima forma. Nel settore giovanile il suo fisico lo facilitava, in prima squadra lo penalizzava".

Sta vivendo un grande momento, ma sempre con umiltà
"Sì, è il suo momento, ma lo vive in maniera serena e tranquilla. Oggi è un giocatore completo. Non ha nessun logorio fisico, è nell'età giusta. Ha una grande preparazione tecnico-tattica, preparazione di esperienza, che ha accresciuto essendosi allenato con grande serietà in tutti questi anni. Da qui in poi potrà far vedere il meglio di sé. Per questo viene spontaneo dire che è il migliore centravanti. Tanto più che gioca anche in nazionale e non tutti i giocatori, seppure bravi, arrivano ad indossare quella maglia. E' un uomo vero che ama il suo lavoro. Fin da piccolo viveva e lavorava per il calcio con spontaneità, un elemento che dovrebbe appartenere a tutti i giocatori ed è fondamentale per essere un campione vero. E' un giocatore con caratteristiche importanti. Gioca per divertirsi. Ama il suo lavoro e vi si dedica con anima e corpo. Questi valori morali e umani ha già avuto modo di mostrarli. Ha passato in questi anni anche molti problemi e traversie ma le ha sempre vissute positivamente”.



Dispiace che giochi in Germania…
“Dispiace quando campioni del genere vanno al’estero perché piace vederli giocare e quindi arricchiscono i campionati degli altri: quest’anno ha arricchito quello tedesco”.

La Fiorentina ha fatto male a cederlo?
“Toni era già così forte ai tempi della Fiorentina. Ma non si può dire che la società abbia sbagliato: è stata una scelta ponderata su un programma preciso . Toni voleva andare via anche la stagione precedente e hanno fatto un patto, poi rispettato”.

Il campionato di A: chi lo vince?
“Io vedo favorita l’Inter, che ha 4 punti sulla Roma e sono tanti, quando mancano sei partite alla fine”.

Mentre per la corsa al quarto posto?
“Tutto è ancora aperto. Ci sono diciotto punti in ballo, posso solo dire che la Fiorentina ed il Milan non devono sbagliare più niente. Visto che ci sono anche l’Udinese e la Sampdoria che stanno crescendo di domenica in domenica, accompagnati dall’entusiasmo loro tifosi”.

Due partite chiave, in questo senso, per la Fiorentina ed il Milan
“La Fiorentina non credo risentirà della stanchezza, visto che sarà mossa dall’onda dell’entusiasmo per questa semifinale: potrà rifiatare da domenica dopo la partita. Per il Milan sarà una partita dove ci dovranno mettere tutta l’attenzione possibile. Partita difficile non solo per il Milan ma anche per la Juve”.